Synopsis: Amahl and the Night Visitors

from Gian Carlo Menotti


L’angusto interno di una capanna di pastori e il circostante paesaggio collinare costituiscono i due luoghi della vicenda, immersi nel chiarore di un firmamento stellato. Non siamo lontani da Betlemme e Gesù è appena nato. Amahl è accovacciato davanti alla capanna e suona una delicata melodia pastorale: ha notato una stella speciale in cielo, particolarmente luminosa, e non vuole assecondare i ripetuti inviti della madre a rientrare per coricarsi. Quando finalmente si trascina con fatica all’interno della capanna, racconta ciò che ha visto ma non viene creduto. Durante la notte, il sonno di Amahl viene a un tratto interrotto dalle voci dei tre re magi: il bimbo si accosta alla finestra e poi, eccitato dallo straordinario evento, sveglia la madre che ora è obbligata a credergli. I re e un paggio, in cerca di alloggio, vengono invitati a entrare e ad accomodarsi alla meglio. Dopo aver mostrato le gemme preziose che stanno per essere portate in dono a Gesù, grazie alla guida della stella, i magi danno vita a un momento di grande gioia cui partecipano anche dei pastori. Al commiato da questi ultimi segue il meritato ritorno al riposo notturno. Solo la madre di Amahl non riesce a prender sonno, attirata com’è da quella ricchezza a lei negata. Decide di prendere qualcosa ma viene subito scoperta e immobilizzata dal paggio. Per fortuna, dopo il primo momento di stupore, Melchior decide di perdonare la povera donna e Amahl, grato, intende offrire come ulteriore dono per Gesù la stampella fatta con le sue stesse mani. È immensa la gioia del bimbo quando si accorge di poter camminare: è avvenuto un miracolo e ora Amahl desidera poter offrire di persona quella stampella. La partenza del gruppo – divenuto più numeroso – è salutata dalla stessa melodia pastorale udita all’inizio dell’opera.