Synopsis: Die Verurteilung des Lukullus

from Paul Dessau


oma, 56 a. C. Dopo la morte, un solenne corteo funebre accompagna Lucullo verso il suo arco di trionfo. Il feretro con il defunto viene condotto al monumento sepolcrale sulla via Appia; lo segue un numero di schiavi impegnato a trascinare un enorme fregio su cui sono incise le imprese del celebre condottiero. A sepoltura ultimata, la folla si disperde rumorosamente. Degli alunni leggono su libri di storia le imprese del generale. Alle porte del regno delle ombre Lucullo attende con impazienza il turno del proprio interrogatorio; Tertullia gli ricorda che in quel luogo non vengono fatte preferenze. Quando il giudice e i giurati passano a esaminare il caso di Lucullo, si vedono costretti ad assumere come testimonianza a suo favore il fregio che ne celebra i trionfi: nessun intercessore si è infatti fatto vivo, e la giuria deve potersi pronunciare circa i meriti o i demeriti dell’interrogato. Le figure del fregio prendono vita e riferiscono le imprese del generale. Lucullo giustifica il proprio operato ma contro di lui si levano le migliaia di morti e le cinquantatré città distrutte. L’unica attenuante che gli viene concessa è quella di aver sviluppato una nuova arte culinaria e di aver importato il ciliegio dall’Asia. Una delle ombre, il contadino, esprime una lode nei confronti del ciliegio ma la giuria rimane compatta nella sua decisione finale: per le ciliege, che avrebbero potuto esser importate dall’Asia anche da un solo uomo, sono caduti ottantamila soldati. Lucullo è condannato a rimanere nel nulla eterno: «Al nulla, lo si getti al nulla!/ Quanto ancora lui e gli altri come lui/ sul genere umano inumani dovranno/ incombere, alzando le mani accidiose/ e imporre il macello reciproco dei popoli?».