Una scena di ‘colore locale’ apre il primo atto, cui segue l’entrata di Don Chisciotte accompagnato dal fedele Sancio, che si appresta a fare una serenata alla bella Dulcinea. L’ hidalgo viene interrotto da un rivale che lo sfida a duello, ma la tenzone è evitata dalla stessa Dulcinea, che ordina a Don Chisciotte di riportarle una collana rubatale da alcuni briganti. Nel secondo atto assistiamo alla più celebre avventura di Don Chisciotte, la battaglia contro i mulini a vento; nel terzo atto il nostro eroe si batte contro i briganti e riconquista, non con la forza della spada ma per merito della propria eloquenza, la preziosa collana. Durante una grande festa (atto quarto), Don Chisciotte riporta a Dulcinea la collana e chiede la sua mano, suscitando l’ilarità generale; la donna lo respinge, ma ne è al contempo impressionata e lo congeda con dolcezza. L’atto si chiude su Sancio che arringa sdegnato gli astanti, poiché poc’anzi hanno malamente canzonato ‘il cavaliere dalla lunga figura’. Atto quinto: Don Chisciotte sta morendo, per stanchezza, per malinconia e per il rifiuto di Dulcinea. Prima di spirare dona al fedele scudiero l’isola che gli ha promesso: è l’isola dei Sogni. Sancio piange disperato.