Libretto: La Cenerentola ossia La Bontà in Trionfo

from Gioacchino Rossini


Personaggi:
DON RAMIRO, Principe di Salerno (tenore)
DANDINI, suo cameriere (baritono)
DON MAGNIFICO, Barone di Montefiascone (basso)
CLORINDA e (soprano)
TISBE, le sue figlie (mezzo-soprano)
ANGELINA, sotto nome di Cenerentola, figliastra di Don Magnifico (mezzo-soprano)
ALIDORO, Filosofo, maestro di Don Ramiro (basso)

CORO
Cortigiani. Damigelli. Paggi



ATTO PRIMO
Sala terrena nel castello del Barone


CLORINDA
No, no, no: non v' è, non v' è
Chi trinciar sappia così
Leggerissimo sciassè.

TISBE
Sì, sì, sì, va bene lì.
Meglio lì, no meglio qui;
Risaltar di più mi fa.

CLORINDA, TISBE
A quest' arte, a tal beltà
Sdrucciolare ognun dovrà.

CENERENTOLA
Una volta c' era un re,
Che a star solo s' annoiò,
Cerca, cerca, ritrovò:
Ma il volean sposare in tre.
Cosa fa?
Sprezza il fasto e la beltà.
E alla fin sceglie per se
L' innocenza e la bontà.
Là là là, lì lì lì, là là là.

CLORINDA, TISBE
Cenerentola finiscila
Con la solita canzone.

CENERENTOLA
Presso al fuoco in un cantone
Via lasciatemi cantar.
Una volta c' era un re:
Una volta ...

CLORINDA
E due, e tre.

A DUE
La finisci sì o no?
Se non taci, ti darò.

CENERENTOLA
Una volta ...

A TRE.
Chi sarà?

ALIDORO
Un tantin di carità.

CLORINDA, TISBE
Accattone! via di qua.

CENERENTOLA
Zitto, zitto: su prendete
Questo po' di colazione.
Ah non reggo alla passione!
Che crudel fatalità!

ALIDORO
Forse il Cielo guiderdone
Pria di notte vi darà.

CLORINDA, TISBE
Risvegliar dolce passione
Più di me nessuna sa.
Ma che vedo! ancora lì!
Anche un pane? anche il caffè?
Prendi, prendi: questo a te.

CENERENTOLA
Ah! soccorso chi mi da!

ALIDORO
Vi fermate per pietà.

CORO
O figlie amabili – di Don Magnifico,
Ramiro il Principe – or or verrà
Al suo palagio – vi condurrà:
Si canterà – si danzerà:
Poi la bellissima – fra l' altrefemmine
Sposa carissima – per lui sarà.

CLORINDA, TISBE
Ma dunque il principe?

CORO
Or or verrà!

CLORINDA, TISBE
E la bellissima?

CORO
Si sceglierà!

CLORINDA, TISBE
Cenerentola vien qua.
Le mie scarpe, il mio bonnè.
Cenerentola vien qua:
Le mie penne, il mio colliè.
Nel cervello ho una fucina:
Son più bella e vo' trionfar.
A un sorriso a un' occhiatina
Don Ramiro ha da cascar.

CENERENTOLA
Cenerentola vien qua,
Cenerentola va là,
Cenerentola va su,
Cenerentola va giù ...
Questo è proprio uno strapazzo!
Mi volete far crepar?
Chi alla festa, chi al sollazzo,
Ed io resto qui a soffiar.

ALIDORO
Nel cervello una fucina
Sta le pazze a martellar:
Ma già pronta è la ruina,
Voglio ridere e schiattar.

CORO
Già nel capo una fucina
Sta le donne a martellar;
Il cimento si avvicina
Il gran punto a trionfar.

MAGNIFICO
Miei rampolli femminini,
Vi ripudio; mi vergogno!
Un magnifico mio sogno
Mi veniste a sconcertar.
Come son mortificate!
Degne figlie d' un barone!
Via: silenzio ed attenzione,
State il sogno a meditar.
Mi sognai fra il fosco e il chiaro
Un bellissimo somaro;
Un somaro, ma solenne.
Quando a un tratto, oh che portento!
Su le spalle a cento a cento
Gli spuntavano le penne,
Ed in alto sen volò!
Ed in cima a un campanile
Con sussiego si fermò.
Si sentiano per di sotto
Le campane a sdindonar ...
Col cì, cì, ciù ciù, di botto
Mi faceste risvegliar.
Ma d' un sogno sì intralciato,
Ecco il simbolo spiegato.
La campana suona a festa?
Allegrezza in casa è questa.
Quelle penne? siete voi:
Quel gran volo? Plebe, addio.
Resta l' asino di poi?
Ma quell' asino son' io.
Chi vi guarda vede chiaro
Che il somaro è il genitor.
Fertilissima sposina
L' una e l' altra diverrà;
Ed il nonno una dozzina
Di rampolli abbraccierà.
Trenta bamboli di qua,
Mille posteri di là,
E la gloria mia sarà.

CLORINDA
Sappiate che fra poco ...

TISBE
Il principe Ramiro ...

CLORINDA
Che son tre dì, che nella deliziosa ...

TISBE
Vicino mezzo miglio
Venuto è ad abitar ...

CLORINDA
Sceglie una sposa ...

TISBE
Ci mandò ad invitar ...

CLORINDA
E fra momenti ...

TISBE
Arriverà per prenderci ...

CLORINDA
E la scelta
La più bella sarà.

MAGNIFICO
Figlie che dite!
Quel principon! Quantunque io nol conosca ...
Sceglierà! ... v' invitò ... sposa ... più bella!
Io cado in svenimento.
Cenerentola presto,
Portami il mio caffè. Viscere mie,
Metà del mio palazzo è già crollata,
E l' altra è per crollar. Fatevi onore.
Mettiamogli un puntello.
Figlie state in cervello.
Parlate in punto e virgola,
Per carità: pensate ad abbigliarvi:
Si tratta niente men che imprinciparvi.

DON RAMIRO
Tutto è deserto – Amici?
Nessun risponde – In questa
Simulata sembianza
Le belle osserverò – Nè viene alcuno?
Eppur mi diè speranza
Il sapiente Alidoro,
Che qui saggia e vezzosa
Degna di me trovar saprò la sposa.
Sposarsi e non amar! Legge tiranna,
Che nel fior de' miei giorni
A difficile scelta mi condanna!
Cerchiam, vediam.

CENERENTOLA
C' era una volta ... ah! è fatta.

RAMIRO
Cos' è?

CENERENTOLA
Che batticuore!

RAMIRO
Forse un mostro son' io?

CENERENTOLA
Sì ... no signore.

RAMIRO
Un soave non so che
In quegl' occhi scintillò.

CENERENTOLA
Io vorrei saper perchè
Il mio core palpitò.

RAMIRO
Le direi, ma non ardisco.

CENERENTOLA
Parlar voglio e taccio intanto.

A DUE
Una grazia, un certo incanto
Par che brilli su quel viso.
Quanto caro è quel sorriso!
Scende all' alma e fa sperar.

RAMIRO
Del baron le figlie io chiedo.
Dove son? qui non le vedo.

CENERENTOLA
Stan di là nell' altre stanze.
Or verranno addio speranze.

RAMIRO
Ma di grazia, voi chi siete?

CENERENTOLA
Io chi sono? Eh non lo so.

RAMIRO
Nol sapete?

CENERENTOLA
Quasi no.
Quel ch' è padre non è padre ...
Onde poi le due sorelle ...
Era vedova mia madre ...
Ma fu madre ancor di quelle!
Questo padre pien d' orgoglio ...
Sta a vedere che m' imbroglio.
Deh! scusate, perdonate
Alla mia semplicità.

RAMIRO
Mi seduce, m' innamora
Quella sua semplicità.

MAGNIFICO, CLORINDA, TISBE
Cenerentola da me.

RAMIRO
Quante voci, che cos' è?

CENERENTOLA
A ponente, ed a levante,
A scirocco è a tramontana,
Non ho calma un solo istante,
Tutto, tutto, tocca a me.
Vengo, vengo. Addio signore.
Ah! ci lascio proprio il core,
Questo cor più mio non è.

RAMIRO
Quell' accento, quel sembiante
E una cosa sov'r umana.
Io mi perdo in quest' istante;
Già più me non trovo in me.
Che innocenza! che candore!
Ah! m' invola proprio il core.
Questo cor più mio non è.
Non so che dir. Come in sì rozze spoglie
Un volto sì gentil! Ma Don Magnifico
Non apparisce ancor. Nunziar vorrei
Del mascherato principe l' arrivo.
Fortunato consiglio!
Da semplice scudiero
Il cuore delle femmine,
Meglio svelar saprò. Dandini intanto
Recitando da principe ...

MAGNIFICO
Domando
Un milion di perdoni.
Dica: Sua Altezza il principe?

RAMIRO
Or or arriva.

MAGNIFICO
E quando?

RAMIRO
Fra tre minuti.

MAGNIFICO
Tre minuti! ah figlie!
Sbrigatevi: fia meglio
Andarle ad affrettar. Scusi: con queste
Ragazze benedette
Un secolo ci vuol per la toelette.

RAMIRO
Che buffone! E Alidoro mio maestro
Sostien che in queste mura
Sta la bontà più pura.
Basta, basta, vedrem. Alle sue figlie
Convien che m' avvicini ...
Qual fragor! ... non m' inganno, ecco Dandini.

CORO
Scegli la sposa, affrettati:
Sen vola via l' età:
La tua sublime linea
Se no s' estinguerà.

DANDINI
Come un' ape nei giorni d' aprile
Va volando leggera e scherzosa,
Corre al giglio, poi salta alla rosa
Dolce un fiore a cercare per se:
Fra le belle m' aggiro e rimiro.
Ne ho vedute già tante e poi tante;
Ma non trovo un giudizio, un sembiante,
Un boccone squisito per me.

CLORINDA
Prence ...

TISBE
Sire ...

CLORINDA, TISBE
Ma quanti favori!

MAGNIFICO
Che diluvio, che abisso di onori!

DANDINI
Nulla, nulla. Vezzosa! graziosa!
Dico bene? Son tutte papà.

RAMIRO
Bestia! attento, ti scosta, va là.

DANDINI
Per pietà quelle ciglia abbassate,
Galoppando sen va la ragione,
E fra i colpi d' un doppio cannone
Spalancata è la breccia diggià.
Ma al finir della nostra commedia
Che tragedia – qui nascer dovrà.

CLORINDA, TISBE
Ei mi guarda, sospira – delira,
Non v' è dubbio è mio schiavo diggià.

RAMIRO
Ah! perchè qui non viene colei
Con quell' aria di grazia e bontà!

MAGNIFICO
È già cotto, – stracotto, spolpato.
Per orgoglio che faccia non sa.

DANDINI
Allegrissimamente, che bei quadri!
Che bocchino, che ciglia!
Siete l' ottava e nona meraviglia.
Già tales patris, talem filias.

CLORINDA
Grazie.

MAGNIFICO
Altezza delle altezze,
Che dice? mi confonde: debolezze.

DANDINI
Vere figure Etrusche. Dico bene?

RAMIRO
Cominci a dirle grosse.

DANDINI
Io recito da grande, e grande essendo
Grandi le ho da sparar.

MAGNIFICO
Bel principotto!
Che non vi fugga: attente!

DANDINI
Or dunque seguitando quel discorso,
Che non ho cominciato,
Dai miei lunghi viaggi riternato,
E il mio papà trovato,
Che fra i quondam è capitombolato,
E spirando ha ordinato,
Che a vista qual cambial io sia sposato,
O son diseredato;
Fatto ho un invito a tutto il vicinato,
E trovando un boccone delicato.
Per me l' ho destinato:
Ho detto, ho detto, e adesso prendo fiato.

MAGNIFICO
Che eloquenza sublime!

CENERENTOLA
Oh che bell' abito!
E quell' altro mi guarda.

RAMIRO
Ecco colei.
Come palpita il cor!

DANDINI
Belle ragazze,
Se vi degnate inciambellare il braccio
A' nostri cavalieri, il legno è pronto.

CLORINDA
Andiam.

TISBE
Papà, Eccellenza,
Non tardate a venir.

MAGNIFICO
Che fai tu qui?
Il capello e il bastone.

CENERENTOLA
Eh! signor sì.

DANDINI
Perseguitate presto
Con piedi rispettosi
I magnifici miei quarti reali.

MAGNIFICO
Monti in carrozza e vengo.

RAMIRO
Eppur colei
Vo' riveder.

MAGNIFICO
Ma lasciami.

RAMIRO
La sgrida?

CENERENTOLA
Sentite.

MAGNIFICO
Il tempo vola.

RAMIRO
Che vorrà?

MAGNIFICO
Vuoi lasciarmi?

CENERENTOLA
Una parola.
Signore, una parola;
In casa di quel principe,
Un' ora, un' ora sola,
Portatemi a ballar.

MAGNIFICO
Ih! ih! la bella venere!
Vezzosa, pomposetta!
Sguaiata, cova – cenere!
Lasciami, deggìo andar.

DANDINI
Cos' è; qui fa la statua!

RAMIRO
Silenzio ed osserviamo.

DANDINI
Ma andiamo o non andiamo?

RAMIRO
Mi sento lacerar.

CENERENTOLA
Ma una mezz' ora, un quarto.

MAGNIFICO
Ma lasciami, o ti stritolo.

RAMIRO
Fermate.

MAGNIFICO
Serenissima!
Ma vattene arditissima!
Servaccia ìgnorantissima!

RAMIRO, DANDINI
Serva?

CENERENTOLA
Cioè ...

MAGNIFICO
Vilissima.
D' un' estrazion bassissima;
Vuol far la sufficiente,
La cara, l' avvenente,
E non è buona a niente.
Va in camera, va in camera
La polvere a spazzar.

DANDINI
Mio caro Don Magnifico,
Via non la strapazzar.

RAMIRO
Or ora la mia collera
Non posso più frenar.

CENERENTOLA
Signori, persuadetelo,
Portatemi a ballar.
Ah! sempre fra la cenere
Sempre dovrò restar.

ALIDORO
Qui nel mio codice
Delle zitelle,
Con Don Magnifico
Stan tre sorelle.
Or che va il principe
La sposa a scegliere
La terza figlia
Io vi domando.

MAGNIFICO
Che terza figlia
Mi va figliando?

ALIDORO
Terza sorella.

MAGNIFICO
Ella – morì.

ALIDORO
Eppur nel codice
Non è così.

CENERENTOLA
Ah! di me parlano:
No, non morì.

MAGNIFICO
Sta zitta lì.
Guardate qui!
Se tu respirì,
Ti scanno qui.

ALIDORO, CENERENTOLA, MAGNIFICO
Ella morì?

MAGNIFICO
Altezza sì.

ALIDORO, CENERENTOLA, MAGNIFICO, RAMIRO, ALIDORO
Nel volto estatico
Di questo e quello
Si legge il vortice
Del lor cervello.
Che ondeggia e dubita
E incerto sta.

MAGNIFICO
Se tu più mormori
Solo una sillaba,
Un cimiterio
Qui si farà.

CENERENTOLA
Deh! soccorretemi,
Deh! non lasciatemi ...
Ah! di me misera
Che mai sarà.

RAMIRO
Via consolatevi,
Signor, lasciatela.
Già la mia furia
Crescendo va.

ALIDORO
Via meno strepito:
Fate silenzio,
O qualche scandalo
Qui nascerà.

DANDINI
Io sono un principe,
O sono un cavolo?
Vi mando al diavolo:
Venite qua.



ATTO SECONDO

Gabinetto nel Palazzo di Don Ramiro


ALIDORO
Osservate. Silenzio. Abiti, gioje
Tutto avrete da me. Fasto, richezze
Non v' abbaglino il cor. Dama sarete;
Scoprirvi non dovrete.
Amor soltanto tutto v' insegnerà.

CENERENTOLA
Ma questa è storia;
Oppure una commedia?

ALIDORO
Figlia mia,
L' allegrezza e la pena
Son commedia e tragedia,
E il mondo è scena.
Puro conserva il tuo candor
Che il ciel clemente concesse a te;
Ne ria procella venga turbar
Il giglio puro della tua fè.
L' inestimabil beltà, e la bontà
Ricchezze, amor, gioje, piacer,
Non son che larve, sogni del cor.
Ti sia di guida ognor
Semplicità costanza e onor
E la tua vita sarà qual fior.

CENERENTOLA
Che cresce espande soave odor.

ALIDORO
Sarà qual fior che cresce
Espande soave odor,
O figlia! O figlia!



Sala nel palazzo di Don Ramiro


RAMIRO
Zitto, zitto: piano piano
Senza strepito, e rumore.
Delle due qual è l' umore?
Esattezza, e verità.

DANDINI
Sotto voce, a mezzo tuono,
In estrema confidenza,
Sono un misto d' insolenza,
Di capriccio e vanità.

RAMIRO
E Alidoro mi dicea,
Che la figlia del barone ...

DANDINI
Eh! il maestro ha un gran testone,
Oca eguale non si dà.
So due vere banderuole ...
Ma convien dissimular.

RAMIRO
Se le sposi pur chi vuole,
Seguitiamo a recitar.

CLORINDA
Principino dove siete?

TISBE
Principino dove stete?

CLORINDA, TISBE
Ah! perchè mi abbandonate?
Mi farete disperar.

CLORINDA
Io vi voglio ...

TISBE
Vi vogl' io ...

DANDINI
Ma non diamo in bagatelle,
Maritarsi a due sorelle
Tutte insieme non si può.
Una sposo ...

CLORINDA, TISBE
E l' altra?

DANDINI
E l' altra
All' amico la darò.

CLORINDA, TISBE
No no no, no no no, no;
Un scudiero! oibò oibò.

RAMIRO
Sorò docile, amoroso,
Tenerissimo di core.

CLORINDA, TISBE
Un scudiero! no signore,
Un scudiero! questo no.

CLORINDA
Con un' anima plebea!

TISBE
Con un' aria dozzinale!

CLORINDA, TISBE
Mi fa male, mi fa male
Solamente a immaginar.

DANDINI, RAMIRO
La scenetta è originale:
Veramente da contar.

CORO
Ah! se velata ancor
Dal seno il cor – ci hai tolto,
Se svelerai quel voito –
Che sarà?

CENERENTOLA
Sprezzo quei don che versa
Fortuna capricciosa,
M' offra, chi mi voul sposa,
Rispetto, amor, bontà.

CLORINDA, TISBE
Vedremo il gran miracolo
Di questa rarità.

TUTTI
Ah!

A QUATTRO E CORO
Parlar – pensar – vorrei.
Parlar – pensar – non so.
Questo è un inganno oh Dei!
Questo è un incanto oh Dei!
Quel volto mi atterrò.

ALIDORO
Parlar – pensar – vorrebbe,
Parlar – pensar – non può.
Amar già la dovrebbe,
Il colpo non sbagliò.

Balletto


MAGNIFICO
Signor ... Altezza in tavola ...
Che ... co ... chi ... si, che bestia!
Quando si dice i simili!
Non sembra Cenerentola?

CLORINDA, TISBE
Pareva ancor a noi,
Ma a riguardarla poi ...
La nostra è goffa, e astratta:
Questa è un po' più ben fatta;
Ma poi non è una Venere
Da farci spaventar.

MAGNIFICO
Sta quella nella cenere,
Ha stracci sol per abiti.

CENERENTOLA, ALIDORO
Il vecchio guarda, e dubita.

RAMIRO
Mi guarda, e par che palpiti.

DANDINI
Ma non facciam le statue,
Patisce l' individuo.
Andiamo presto a tavola,
Poi balleremo il Taice,
E quindi la bellissima ...
Con me s' ha da sposar.

TUTTI
Andiamo, andiamo a tavola,
Si voli a giubilar.

DANDINI
Or che un buon pranzo capita
Per quattro io vo' mangiar.

TUTTI
Mi par d' essere sognando
Fra giardini e fra boschetti.
I ruscelli sussurrando,
Gorgheggiando gli augelletti,
In un mare di delizie
Fanno l' anima nuotar.
Ma ho timor, che sotto terra,
Piano piano, a poco a poco,
Si sviluppi un certo foco,
E improvviso a tutti ignoto,
Balzi fuori un terremoto,
Che crollando – strepitando,
Fracassando – sconquassando,
Poi mi venga a risvegliar.
E ho paura che il mio sogno
Vada in fumo a dileguar.


ATTO TERZO

Sala come nell' Atto primo


RAMIRO
Ah! questa bella incognita
Con quella somiglianza all' infelice
Che mi colpì stamane,
Mi va destando in petto
Certa ignota premura ... Anche Dandini
Ne sembra innamorato:
Eccoli: udirli or qui potrò celato.

DANDINI
Ma non fuggir per bacco! quattro volte
Mi hai fatto misurar la galleria.

CENERENTOLA
O mutate linguaggio, o vado via.

DANDINI
Ma che? il parlar d' amore
È forse una stoccata?

CENERENTOLA
Ma s' io d' un altro sono innamorata!

DANDINI
E me lo dici in faccia?

CENERENTOLA
Ah! mio signore,
Deh! non andate in collera
Se vi parlo sincero.

DANDINI
Ed ami?

CENERENTOLA
Scusi ...

DANDINI
Ed ami?

CENERENTOLA
Il suo scudiero.

RAMIRO
Oh gioia! anima mia!

ALIDORO
Va a meraviglia!

RAMIRO
Ma il grado e la ricchezza
Non seduce il tuo core?

CENERENTOLA
Mie fasto è la virtu, ricchezza è amore.

RAMIRO
Dunque saresti mia?

CENERENTOLA
Piano, tu devi pria
Ricercarmi, conoscermi, vedermi,
Esaminar la mia fortuna.

RAMIRO
Io teco,
Cara, verrò volando.

CENERENTOLA
Fermati: non seguirmi. Io tel comando.

RAMIRO
E come dunqne?

CENERENTOLA
Tieni,
Cercami, e alla mia destra
Il compagno vedrai;
E allor ... se non ti spiaccio ... allor m' avrai.

RAMIRO
Dandini, che ne dici?

DANDINI
Eh! dico che da principe
Sono passato a far da testimonio.

RAMIRO
»E allor ... se non ti spiaccio ... allor m' avrai.«
Quai misteri son questi? ah! mio sapiente
Venerato maestro. Il cor m'ingombra
Non mai provato amore.
Che far degg' io?

ALIDORO
Quel che consiglia il core.

RAMIRO
Principe non sei più, di tante sciocche
Si vuoti il mio palazzo. Olà, miei fidi!
Così potessi aver l' ali dei venti.
Ah come nascondere
La fiamma vorace,
Se in petto quest' alma
Smarita à la pace
Se amor mi fa vittima
D' un crudo dover.

DANDINI
Ma dunque io sono un ex? dal tutto al niente
Precipito in un tratto?
Veramente ci ho fatto
Una bella figura.

MAGNIFICO
Scusi la mia premura.
Ma quelle due ragazze
Stan colla febbre addosso. Si potrebbe
Sollecitar la scelta.

DANDINI
È fatta, amico.

MAGNIFICO
È fatta! ah per pietà, dite, parlate!
È fatta! e i miei germogli ...
In queste stanze a vegetar verranno?

DANDINI
Tutti poi lo sapranno:
r ora è un gran segreto.

MAGNIFICO
E quale, e quale?
E Clorinda, o Tisbetta?

DANDINI
Non abbiate tal fretta.

MAGNIFICO
Lo dica ad un papà.

DANDINI
Ma silenzio.

MAGNIFICO
Si sa, via dica presto.

DANDINI
Non ci ode alcuno?

MAGNIFICO
In aria
Non si vede una mosca.

DANDINI
È un certo arcano
Che farà sbalordir.

MAGNIFICO
Sto sulle spine.

DANDINI
Poniamoci a sedere.

MAGNIFICO
Presto per carità.

DANDINI
Voi sentirete
Un caso assai bizzarro.

MAGNIFICO
Che volesse
Maritarsi con me.

DANDINI
Mi raccomando.

MAGNIFICO
Ma si lasci servir.

DANDINI
Sia sigillato
Quanto ora udrete dalla bocca mia.

MAGNIFICO
Io tengo in corpo una segreteria.

DANDINI
Un segreto d'importanza,
Un arcano interessante
Io vi debbo palesar:
E una cosa stravagante,
Vi farà trasecolar.

MAGNIFICO
Senza battere le ciglia,
Senza trar nemmeno il fiato,
Io mi pongo ad ascoltar:
Starò qui petrificato
Ogni sillaba a contar.

DANDINI
Uomo saggio, e stagionato
Sempre meglio ci consiglia,
Se sposassi una sua figlia,
Come mai l' ho da trattar?

MAGNIFICO
Consiglier son già stampato.
Ma che eccesso di clemenza!
Mi stia dunque sua Eccellenza ...
Anzi Altezza ad ascoltar.
Abbia sempre pronti in sala
Trenta servi in piena gala,
Duchi, conti e marescialli
A donzine convitati,
Cento sedici cavalli;
Un milion di pappagalli,
Pranzi sempre coi gelati,
Poi carrozze, poi landò.

DANDINI
Vi rispondo senza arcani,
Che noi siamo assai lontani;
Io non uso far dei pranzi,
Mangio sempre degli avanzi;
Non m' accosto a gran signori,
Tratto sempre servitori;
Sempre a piedi me ne vo.

MAGNIFICO
Non corbella?

DANDINI
Gliel prometto.

MAGNIFICO
Questo dunque?

DANDINI
È un romanzetto.
È una burla il principato,
Sono un uomo mascherato;
Ma venuto è il vero principe,
M' ha strappata alfin la maschera,
Io ritorno al mio mestiere,
Son Dandini il cameriere,
Rifar letti, spazzar abiti,
Far la barba e pettinar.

MAGNIFICO
Di quest' ingiuria,
Di quest' affronto
Il vero principe
Mi darà conto.

DANDINI
Oh! non s' incomodi,
Non sarà niente:
Ma parta subito
Immantinente.

MAGNIFICO
Non partirò.

DANDINI
Lei partirà.

MAGNIFICO
Ci rivedremo,
Ci parleremo.

DANDINI
Ci rivedremo,
Ci parleremo.

MAGNIFICO
Non partirò.

DANDINI
Lei partirà.

MAGNIFICO
Tengo nel cerebro
Un contrabbasso,
Che basso basso
Frullando va.
Da cima a fondo,
Poter del mondo!
Che scivolata,
Che gran cascata!
Eccolo, eccolo,
Tutti diranno,
Mi burleranno
Per la città.

DANDINI
Povero diavolo!
È un gran sconquasso,
Che d' alto in basso
Piombar lo fa.
Nostr' Eccellenza
Abbia prudenza;
Se vuol rasojo,
Sapone e pettine,
Saprò arricciarla,
Sbarbificarla ...
Ah! ah! guardatelo,
L' allocco è là.

Sala terrena come nell' Atto primo


CENERENTOLA
Quanto sei caro! e quegli
Cui dato ho il tuo compagno?
È più caro di te. Quel signor principe
Che pretendea con quelle smorfie?
Oh bella!
Io non bado a ricami, ed amo solo
Bel volto, e cor sincero,
E do la preferenza al suo scudiero.
Le mie sorelle intanto ... Ma che occhiate!
Pareano stralunate! – qual rumore!
Uh chi vedo! che ceffi! Di ritorno!
Non credea che tornasser pria del giorno.

CLORINDA
Ma ve l' avevo detto ...

MAGNIFICO
Ma cospetto, cospetto!
Similissime sono affatto affatto.
Quella è l' original, questa è il ritratto.
Hai fatto tutto?

CENERENTOLA
Tutto.
Perchè quel ceffo brutto
Voi mi fate così?

MAGNIFICO
Perchè, perchè ...
Per una certa strega,
Che rassomiglia a te.

CLORINDA
Su le tue spalle
Quasi mi sfogherei.

CENERENTOLA
Povere spalle!
Cosa ci banno da far?

TISBE
Oh fa mal tempo!
Minaccia un temporale.

MAGNIFICO
Altro che temporale!
Un fulmine vorrei,
Che incenerisse il camerier.

CENERENTOLA
Ma dite:
Cosa è accaduto? avete
Qualche segreta pena?


MAGNIFICO
Sciocca, va là: va a preparar la cena.

CENERENTOLA
Vado, si vado. Oh che cattivo umore!
Ah! lo scudiero mio mi sta nel core.

DANDINI
Amico, perdonate,
La carrozza del principe
Ribalto ... ma chi vedò?

MAGNIFICO
Uh! siete voi?
Ma il principe dov' è?

DANDINI
Lo conoscete?

MAGNIFICO
Lo scudiero! oh guardate ...

RAMIRO
Signore, perdonate,
Se una combinazione ...

MAGNIFICO
Che dice? si figuri, mio padrone.
Eh! non senza perchè venuto è qua.
La sposa, figlie mie, fra voi sara.
Ehi! presto Cenerentola,
Porta la sedia nobile.

RAMIRO
No, no; pochi minuti: altra carozza
Pronta ritornerà.

MAGNIFICO
Ma che! le pare?

CLORINDA
Ti sbriga, Cenerentola.

CENERENTOLA
Son qui.

MAGNIFICO
Dalla al principe, bestia, eccolo lì.

CENERENTOLA
Questo ... ah che vedo! Principe!

RAMIRO
T' arresta.
Che, lo smaniglio! è lei: che gioia è questa!
Siete voi? ...

CENERENTOLA
Voi prince siete?

TISBE, CLORINDA
Qual sorpresa!

DANDINI
Il caso è bello.

MAGNIFICO
Ma ...

RAMIRO
Tacete.

MAGNIFICO
Addio cervello.
Se ...

RAMIRO, DANDINI
Silenzio.

RAMIRO, DANDINI, MAGNIFICO, TISBE, CLORINDA, CENERENTOLA
Che sarà!
Questo è un nodo avviluppato,
Questo è un gruppo rintrecciato.
Chi sviluppa, più inviluppa,
Chi più sgruppa, più raggruppa;
Ed intanto la mia testa
Vola, vola, e poi s' arresta,
Vo' tenton per l' aria oscura,
E comincio a delirar.

MAGNIFICO
Ma insomma delle somme,
Altezza, cosa vuole?

RAMIRO
Piano: non più parole;
Questa sarà mia sposa.

A TRE
Ah! ah! dirà per ridere.
Non vedi, che ti burlano?

RAMIRO
Lo giuro: mia sarà.

MAGNIFICO
Fra i rampolli miei,
Mi par che a creder mio ...

RAMIRO
Per loro non son io.
Ho l' anima plebea.
Ho l' aria dozzinale.

DANDINI
Alfine sul bracciale
Ecco il pallon tornò:
E il giocator maestro
In aria il ribalzò.

RAMIRO
Vieni al mio sen; lo impongo.

CENERENTOLA
Su questa mano almeno;
E prima a questo seno ...

MAGNIFICO
Ti scosta.

CLORINDA, TISBE
Ti allontana.

RAMIRO
Perfida gente insana!
Io vi farò tremar.

GLI ALTRI
Quello brontola, e borbotta;
Questo strepita, e s' adira;
Quello freme, questo fiotta;
Chi minaccia, chi sospira;
Va a finir, che a' pazzarelli
Ci dovranno strascinar.

RAMIRO, DANDINI
Vieni, vieni; amor ti guida
Dell' invidia a trionfar.


Sala con trono


CORO
Della fortuna instabile
La revolubil ruota,
Mentre ne giunge al vortice
Per te s'arresta immota,
Cade l' orgoglio in polvere,
Trionfa la bontà.

Balletto


RAMIRO
Sposa ...

CENERENTOLA
Signor, perdona
La tenera incertezza
Che mi confonde ancor. Poc' anzi il sai
Fra la cenere immonda ...
Ed or nobile serto mi circonda.

MAGNIFICO
Altezza ... a voi si prostra.

CENERENTOLA
Nè mai m' udrò chiamar la figlia vostra?

RAMIRO
Quelle orgogliose ...

CENERENTOLA
Ah prence!
Io cado ai vostri piè. Le antiche ingiurie
Mi svanir dalla mente.
Grande divento, e voglio
Meritar questo dono
Vendicandomi sol con il perdono.
Nacqui all' affanno, al pianto,
Soffrì tacendo il core;
Ma per soave incanto
Dell' età mia nel fiore,
Come un baleno rapido
La sorte mia cangiò.
No, no; tergete il ciglio
Perchè tremar, perchè?
A questo sen volate,
Figlia, sorella, amica,
Tutto trovate in me.

TUTTI
M' intenerisce e m' agita,
È un nume agli occhi miei,
Degna del premio sei,
Che dato viene a te.

CENERENTOLA
Padre ... Sposo ... Amico ... oh istante!
Non più mesta accanto al fuoco
Starò sola a gorgheggiar.
Ah! fu un lampo, un sogno, un gioco
Il mio lungo palpitar.

TUTTI
Tutto cangia a poco a poco:
Cessa alfin di sospirar.
Di fortuna fosti il gioco;
Incomincia a giubilar.