Libretto: Lo sposo deluso

from Wolfgang Amadeus Mozart


ossia La rivalità di tre donne per un solo amante
frammento


Personaggi:
BOCCONIO PAPPARELLI, uomo sciocco e facoltoso, promesso in marito a Eugenia (basso)
EUGENIA, giovane romana di nobili natali capricciosa, promesva in consorte a Bocconio ma fida amante di Don Asdrubale (soprano)
DON ASDRUBALE, uffiziale toscano molto coraggioso, amnte di Eugenia (tenore)
PULCHERIO, sprezzator delle donne e amico do Bocconio (tenore)
BETTINA, nipote di Bocconio; ragazza vana, ed innamorata di Don Asdrubale (soprano)
GERVASIO, tutore di Eugenia, che poi innamorasi di Metilde
METILDE, virtuosa di canto e di ballo, anch'esva innamorato di Don Asdrubale, e finta amica di Bettina

Ouvertura

ATTO PRIMO

Anticamera nobile che introduce agli appartamenti.

SCENA PRIMA
Bocconio in atto d'alzarsi dalla toeletta, camerieri che finiscono di vestirlo. Bettina e Don Asdrubale seduti a tavolina, giocando alle carte e Pulcherio in piedi.

N. 1 - Quartetto

PULCHERIO
Ah, ah, che ridere! Voi siete sposo?

BOCCONIO
Che c'è da ridere, quale stupor?
Le frecce amabili del Dio bendato
m'hanno ferito, piagato il cor.

PULCHERIO
Povera giovane! Scusate amico!
Un sposo antico ritroverà.

BOCCONIO
ironicamente alquanto alterato
Séguiti, séguiti, ch'è verità!

BETTINA, DON ASDRUBALE
Cervel più stolido, no, non si dà.

PULCHERIO
ridendo
Povera giovane, mi fa pietà.

BOCCONIO
Ma lei mi secca; che cosa vuole?
Lei sprechi altrove le sue parole;
Con più chiarezza s'ha da parlar?

PULCHERIO
osservando sopra la toeletta, e ridendo
Bell' orologio! bello, bellissimo!
E quest' anello è pur ricchissimo:
Sarà di Francia, così mi par.

BOCCONIO
O Francia, o Tunisi, lo lasci stare!
(Costui qua viene per criticare
E già la bile saltar mi fa).

PULCHERIO
avvisato da un servo
Signor, correte subito,
la sposa arriva già.

BOCCONIO
ai servi
Finitela, sbrigatevi!
I miei brillanti qua!

I camerieri gli recano confusamente le cose ehe richiede.

DON ASDRUBALE
Amico, io parlo chiaro:
Se più civil non siete,
La sposa annoiarete,
Disordin vi sarà.

BOCCONIO
Andate tutti al diavolo.
Presto la spada qua!

BETTINA
Se ora non mi date
lo sposo a genio mio,
gran chiasso, signor zio,
La sposa troverà.

BOCCONIO
Nipote del demonio...
Presto la spada qua!

PULCHERIO
Se voi non la finite,
Se voi non vi sbrigate,
Se incontro non le andate,
la sposa griderà!

BOCCONIO
Che seccature orribili!
Uomini incivilissimi
Servi maledettissimi,
Presto la spada qua!


SCENA TERZA
Eugenia accompagnata da Gervasio, suo tutore, e da di lei servi

N. 2 - Aria

EUGENIA
Nacqui all'aura trionfale
Del Romano Campidoglio,
E non trovo per le scale
Chi mi venga ad incontrar?

Ah, son qual furia delirante,
Quest' ingiuria non sopporto
E al Tarpeo vuo' sull' istante
Per le poste ritornar.


SCENA QUARTA
Pulcherio e detti

N. 3 - Aria

PULCHERIO
a Bocconio, accennandogli Eugenia
Dove mai trovar quel ciglio?
Dove un Iabbro cosi bello?
Ah, che un viso come quello
Sulla terra non si dà.
ad Eugenia
Che sposino, che visino!
Che bel taglio di marito!
È il modello degli amanti,
È l'Adon di quest' età!

Di veder già mi figuro
Nei teatri, e ne' festini
Petitmetri, e Parigini
Far saluti spasimati,
Baciamani caricati,
E far plausi tutti quanti
A sì amabile beltà.

(Che litigi, che gran pianti
lo far lor prevedo già.)

(Quello sbuffa, questa tace,
Questo smania, quella freme,
Ed intanto io godo in pace
La mia cara libertà.)
parte


SCENA NONA
Eugenia, Bocconio e Asdrubale

N. 4 - Terzetto

BOCCONIO
Che accidenti! che tragedia!
Son confuso ... cosa fo?

DON ASDRUBALE
Perdo il senno, son perplesso,
E risolvermi non so.

BOCCONIO
Sta a veder ch'io dormo adesso
E sognando me ne sto.

EUGENIA
Vive ancora, e morto egl'era?

DON ASDRUBALE
Il mio amor da lei che spera?

BOCCONIO
Sviene lei, poi questo qua!

EUGENIA, DON ASDRUBALE
Tetro orror il cOf mi serra,
Già lo sento palpitar.

BOCCONIO
Una sincope ini afferra
Qui non v'è che replicar.

A TRE
Crudo amore! Stetie ingrate
Perché mai così spietate?
Questa pena è troppo barbara,
Quest'è troppa crudeltà!