Synopsis: Lulu

from Alban Berg


PROLOGO
Un domatore invita il pubblico a guardare i suoi animali. Oltre a una musica da circo (che sarà il ritornello ricorrente nella prima scena del terzo atto) si ascoltano alcuni dei temi fondamentali dell’opera, in corrispondenza alla presentazione degli animali: il dottor Schön è la tigre, Lulu il serpente.

ATTO PRIMO
Scena prima . Il pittore sta dipingendo il ritratto di Lulu in costume da Pierrot, alla presenza del dottor Schön. Il figlio di questi, Alwa, un compositore, viene a prenderlo per portarlo alla prova generale del suo balletto; il pittore allora comincia a corteggiare Lulu, quando sopraggiunge all’improvviso il marito di lei, il primario, e muore ucciso da un colpo apoplettico. Il pittore è sconvolto dall’indifferenza di Lulu. Scena seconda . Lulu ha sposato il pittore. Li vediamo una mattina aprire la posta e parlare dell’annuncio del matrimonio del dottor Schön e della incredibile fortuna professionale del pittore dopo le nozze. Un campanello li interrompe: è Schigolch che viene a far visita a Lulu e a chiederle denaro. La figura di questo vecchio mendicante appartiene al passato della donna, non si sa esattamente come (è stato suo amante, e non è suo padre, contrariamente a quanto crede il dottor Schön). Arriva Schön: vuole assolutamente interrompere la sua relazione con Lulu, iniziata quando era ancora viva la prima moglia, perché, da tempo vedovo, intende risposarsi e portare la nuova consorte «sotto un tetto pulito». Il secondo matrimonio di Lulu non gli è servito, per la cecità del pittore, che non si accorge di nulla. Lo scontro tra Lulu e Schön in questa scena costituisce la doppia esposizione di un ampio tempo in forma-sonata, che si interrompe all’ingresso del pittore. Schön decide di rivelargli tutto; ma per il pittore scoprire una realtà completamente diversa da quella che credeva significa un crollo totale: si uccide. Nell’interludio seguente viene riproposto e sviluppato sinfonicamente il tema che concludeva l’esposizione della forma-sonata, uno struggente tema di sapore mahleriano legato all’amore di Schön per Lulu. Scena terza . Lulu, divenuta ballerina di varietà, si prepara nel suo camerino. Viene a salutarla Alwa, e quando Lulu entra in scena, dice che su di lei si potrebbe scrivere un’opera interessante (l’orchestra cita l’inizio di Wozzeck ). Sopraggiunge il principe e parla con Alwa della perfezione della bellezza di Lulu, che egli spera di sposare e di portare con sé in Africa. Improvvisamente Lulu torna in camerino: dice di essere stata colta da un malore, dopo aver visto tra il pubblico il dottor Schön con la sua fidanzata. Sopraggiunge Schön, infuriato: nel suo dialogo con Lulu prosegue la forma-sonata della scena precedente (sviluppo e ripresa). Schön comincia con toni aggressivi; ma, di fronte alla prospettiva che Lulu parta con il principe per l’Africa, crolla e scrive sotto dettatura una lettera di congedo alla fidanzata.

ATTO SECONDO
Nella casa del dottor Schön, di cui è la moglie, Lulu riceve nuovi ammiratori: prima la contessa Geschwitz, poi il brutale atleta, che giunge con uno studente e con Schigolch. Il cameriere annuncia: «il dottor Schön» e tutti si nascondono; ma si tratta del figlio Alwa, che confessa a Lulu di essere sempre stato innamorato di lei. Il rondò di Alwa, che inizia in questa scena, è interrotto da due entrate del cameriere e dall’inatteso ritorno di Schön, che lo sorprende in uno stato di estatico abbandono e lo accompagna fuori della stanza. Rientra e vuol costringere al suicidio Lulu, che si difende nel ‘Lied der Lulu’ (“Wenn sich die Menschen”, «se degli uomini si sono uccisi per me, questo non diminuisce il mio valore. Sapevi bene perché mi hai preso in moglie...»). Schön, che le ha messo in mano una pistola, vuol forzarla a dirigerla contro di sé; ma lo studente nascosto cerca di intervenire e lo distoglie per un attimo da Lulu, che gli spara. Schön muore, Lulu viene arrestata. L’interludio posto al centro del secondo atto dovrebbe essere accompagnato da un film con la sintensi del processo e della condanna di Lulu, e con le premesse (contagio di colera) per la fuga dal carcere con la complicità della Geschwitz. All’inizio della seconda scena Alwa, la Geschwitz e l’atleta aspettano Schigolch che con la contessa deve andare a prendere Lulu in isolamento all’ospedale e portarla fuori con gli abiti della Gechwitz. Arriva lo studente a offrire aiuto per far fuggire Lulu; ma viene cacciato via, disperato per la falsa notizia della morte di lei. Poco dopo torna Lulu con Schigolch; l’atleta, vedendola emaciata e sofferente, fugge abbandonando ogni progetto di portarsela via: Lulu resta sola con Alwa; prosegue il rondò e le dichiarazione d’amore di Alwa culminano nell’inno alla bellezza di Lulu che conclude l’atto.

ATTO TERZO
Si festeggia il compleanno di Lulu a Parigi, dove ella è fuggita con Alwa e dove la ricattano l’atleta e il marchese, che vorrebbe mandarla in un bordello al Cairo (nella sua parte viene citata la musica di una canzone di Wedekind sui pregi della condizione di prostituta). In una pagina che riprende taluni spunti del suo Lied del secondo atto, Lulu gli risponde che non può vendere l’unica cosa che è sempre stata sua. Con la complicità di Schigolch e dell’inconsapevole Geschwitz, Lulu organizza l’eliminazione dell’atleta, poi fugge con Alwa qualche momento prima dell’irruzione della polizia. Alwa ha perso tutto in un investimento sbagliato: dopo l’interludio (in forma di quattro variazioni sulla citata canzone di Wedekind) lo ritroviamo a Londra insieme con Schigolch e Lulu, che si prostituisce per sfamare tutti e tre. Il primo cliente è un professore muto (la cui musica richiama quella del primario); giunge poi la Geschwitz, che, ormai anch’essa rovinata, porta con sé il ritratto di Lulu vestita da Pierrot. Di fronte a quel ritratto, che Lulu non vorrebbe più vedere, Alwa dice: «Chi di fronte a queste labbra piene e fiorenti, a questi grandi innocenti occhi di bimba, allo splendore di questo corpo bianco e rosa, non si sente scosso nella sua sicurezza borghese, scagli su di noi la prima pietra». Il secondo cliente, un negro, ha la stessa musica e la stessa voce del secondo marito di Lulu, il pittore. Tenta di sforzare Lulu, uccide Alwa, che era intervenuto per aiutarla, e fugge. Schigolch nasconde il cadavere di Alwa e lascia Lulu e la Geschwitz sole. L’ultimo cliente è Jack lo sventratore (voce e musica di Schön), ed è Lulu che insiste per trattenerlo con sé. Jack uccide lei e la Geschwitz, sulla cui invocazione a Lulu l’opera finisce.