Ecco l'orrido campo / Ma dall'arido stelo divulsa

Un Ballo in Maschera von Giuseppe Verdi


AMELIA
Ecco l'orrido campo ove s'accoppia
Al delitto la morte!
Ecco là le colonne . . .
La pianta è là, verdeggia al piè. S'inoltri,
Ah, mi si aggela il core!
Sino il rumor de' passi miei, qui tutto
M'empie di raccapriccio e di terrore!
E se perir dovessi?
Perire! ebben, tal è, s'adempia, e sia.
fa per avviarsi
Ma dall'arido stelo divulsa
Come avrò di mia mano quell'erba,
E che dentro la mente conulsa
Quell'eterea sembianza morrà,
Che ti resta, perduto l'amor . . .
Che ti resta, mio povero cor!
Ah! chi piange, qual forza m'arretra?
M'attraversa la squallida via?
Su, corraggio . . . e tu fatti di pietra,
Non tradirmi, dal pianto ristà;
O finisci di battere e muor,
T'annienta, mio povero cor!
s'ode un tocco d'ore
Mezzanotte! - Ah, che veggio? una testa
Di sotterra si leva . . . e sospira!
Ha negli occhi il baleno dell'ira
E m'affisa e terribile sta!
cade in ginocchio
Deh! mi reggi, m'aita, o Signor,
Miserere d'un povero cor!

Da ist der schreckliche Ort … Aber von dem dünnen Stängel gerissen
Hier ist der grauenvolle Ort … Wenn das Kraut, wie die Seherin kündet

Szene und Arie der Amelia,
die am Richtplatz vor der Stadt ein Zauberkraut gegen die Liebe sucht,
zu Beginn des zweiten Akts von Verdis Un ballo in maschera.