Re dell'abisso affrettati

Un Ballo in Maschera von Giuseppe Verdi


ULRICA
Re dell'abisso, affrettati,
Precipita per l'etra,
Senza librar la folgore
Il tetto mio penètra.
Omai tre volte l'upupa
Dall'alto sospirò;
La salamandra ignivora
Tre volte sibilò . . .
E delle tombe il gemito
Tre volte a me parlò.

Gustavo entra vestito da pescatore, avanzandosi tra la folla, nè scorgendo alcuno dei suoi

GUSTAVO
Arrivo il primo!

POPOLANE
respingendolo
Villano, dà indietro.
Gustavo s'allontana ridendo
Oh, come tutto riluce di tetro!

ULRICA
con esaltazione, declamando
È lui, è lui! ne' palpiti
Come risento adesso
La voluttà riardere
Del suo tremendo amplesso!
La face del futuro
Nella sinistra egli ha.
M'arrise al mio scongiuro,
Rifolgorar la fa:
Nulla, più nulla ascondersi
Al guardo mio potrà!
Batte al suolo esparisce

POPOLANE
Evviva la maga!

ULRICA
di sotterra
Silenzio, silenzio!

König des Abgrunds, zeige dich
König des Abgrunds, zeige dich

Arie der Ulrica (mit Chor),
die einen Geist beschwört, um die Zukunft voraussagen zu können,
im ersten Akt von Verdis Un ballo in maschera.

Midi

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HISTORISCHE INTERPRETATIONEN

Giuseppina Zinetti, 1925
Karin Branzell, 1927
Margarete Klose, 1936
Fedora Barbieri, 1950
Cloe Elmo, 1950
Marian Anderson, 1955



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