All' idea di quel metallo

Il Barbiere di Siviglia von Gioacchino Rossini


Duetto<

FIGARO
All'idea di quel metallo
portentoso, onnipossente,
un vulcano la mia mente
incomincia a diventar.

CONTE
Su, vediam di quel metallo
qualche effetto sorprendente,
del vulcan della tua mente
qualche mostro singolar.

FIGARO
Voi dovreste travestirvi,
per esempio ... da soldato.

CONTE
Da soldato?

FIGARO
Si, signore.

CONTE
Da soldato? ... e che si fa?

FIGARO
Oggi arriva un reggimento.

CONTE
Sì, è mio amico il Colonnello.

FIGARO
Va benon.

CONTE
Eppoi?

FIGARO
Cospetto!
Dell'alloggio col biglietto
quella porta s'aprirà.
Che ne dite, mio signore?
Non vi par? Non l'ho trovata?

CONTE e FIGARO
Che invenzione prelibata!
Bravo, bravo,
in verità!
Bella, bella,

FIGARO
Piano, piano ... un'altra idea!
Veda l'oro cosa fa.
Ubriaco ... sì, ubriaco,
mio signor, si fingerà.

CONTE
Ubriaco?

FIGARO
Sì, signore.

CONTE
Ubriaco? ... Ma perché? .

FIGARO
Perché d'un ch'è poco in sé,
imitando moderatamente i moti d'un ubriaco
che dal vino casca già,
il tutor, credete a me,
il tutor si fiderà.

CONTE e FIGARO
Che invenzione
prelibata!
Bravo, bravo,
in verità!
Bella, bella,

CONTE
Dunque ...

FIGARO
All'opra.

CONTE
Andiamo.

FIGARO
Da bravo.

CONTE
… Oh, il meglio mi scordavo!
Dimmi un po', la tua bottega,
per trovarti, dove sta?

FIGARO
additando fra le quinte
La bottega? ... Non si sbaglia;
guardi bene; eccola là.
Numero quindici a mano manca,
quattro gradini, facciata bianca,
cinque parrucche nella vetrina,
sopra un cartello «Pomata fina»,
mostra in azzurro alla moderna,
v'è per insegna una lanterna…
Là senza fallo mi troverà.

CONTE
Ho ben capito…

FIGARO
Or vada presto.

CONTE
Tu guarda bene…

FIGARO
Io penso al resto.

CONTE
Di te mi fido...

FIGARO
Colà l'attendo.

CONTE
Mio caro Figaro…

FIGARO
Intendo, intendo.

CONTE
Porterò meco…

FIGARO
La borsa piena.

CONTE
Sì, quel che vuoi, ma il resto poi …

FIGARO
Oh non si dubiti,
che bene andrà...

CONTE
Ah, che d'amore
la fiamma io sento,
nunzia di giubilo
e di contento!
D'ardore insolito
quest'alma accende,
e di me stesso
maggior mi fa.
Ah, che d'amore
la fiamma sento!
Ecco propizia
die in sen mi scende;

FIGARO
Delle monete
il suon già sento!
Già viene l'oro,
viene l'argento;
eccolo, eccolo,
die in tasca scende;
delle monete
il soon già sento!
D'ardore insolito
quest'alma accende,
e di me stesso
maggior mi fa.

Figaro entra in casa di Bartolo, il Conte parte.

Beim Gedanken an dieses Metall … Ach, was für eine Liebe
Strahlt auf mich der Blitz des Goldes

Duett (Nr. 4) Figaro / Almaviva.
Für gute Belohnung entwickelt Figaro einen Plan, der es Almaviva ermöglichen soll, in Bartolos Haus und zu Rosina zu gelangen,
im ersten Akt von Rossinis Il barbiere di Siviglia.

HISTORISCHE INTERPRETATIONEN

Richard Tauber, 1922