Synopsis: La Grande-Duchesse de Gérolstein

von Jacques Offenbach


La trama ricorda un poco quella della Vedova allegra : anche qui c’è un minuscolo stato, governato da una bella donna irrequieta a cui si vorrebbe dare un marito, il principe Paul. Ma la granduchessa ha un debole per i militari (“Ah! que j’aime les militaires!”) e passando in rassegna il suo esercito comandato dal generale Boum, stupido gradasso (“A cheval sur le discipline”), non manca di notare il bel Fritz, soldato semplice. Incurante del fatto che Fritz sia fidanzato con Wanda, lo nomina suo generale al posto di Boum e gli dona la sciabola un tempo appartenuta a suo padre (“Voici le sabre”). La scena di questa solenne consegna e quella precedente, uno sfoggio di virtuosismi vocali sulle parole della granduchessa «J’ai mes nerfs», dimostrano ancora una volta come Offenbach si prendesse gioco delle convenzioni operistiche del suo tempo. Fritz torna vittorioso dalla guerra e la Grande-duchesse gli dichiara il suo amore, facendo finta di parlare per un’altra dama (“Dites-lui qu’on l’a remarqué”). Il giovane, da perfetto stupido qual è, non capisce nulla, e la donna, furiosa, si unisce alla congiura che Boum e altri cortigiani stanno tramando contro di lui (“Sortez, sortez de ce couloir”), in una satira abbastanza evidente degli Ugonotti . Nel terzo atto gli interessi della granduchessa si dirottano sull’ambasciatore Grog, ma alla fine ella acconsente a sposare Paul e permette a Fritz di sposare Wanda.