ATTO PRIMO
In India, durante il dominio inglese. La bellissima Lakmé è la figlia del bramino Nilakantha, al quale gli inglesi hanno proibito di professare la propria religione, costringendolo così a vivere in un rifugio segreto ai margini della giungla. Durante un’assenza del padre Lakmé viene sorpresa dal giovane ufficiale inglese Gerald, il quale con alcuni amici si è furtivamente introdotto nell’abitazione. Tra i due giovani scatta un’attrazione subitanea, ma l’improvviso ritorno di Nilakantha costringe Lakmé a far fuggire precipitosamente Gerald. Il bramino, accortosi dell’intrusione, furioso giura vendetta.
ATTO SECONDO
Per scoprire chi sia l’audace che ha osato violare il loro rifugio, Nilakantha, travestito da mendicante, costringe Lakmé a cantare davanti alla guarnigione inglese (‘aria delle campanelle’). In tal modo egli pensa di scoprire il profanatore e quando Gerald accorre in soccorso di Lakmé, che al colmo dell’emozione sta per svenire, il bramino lo ferisce con un pugnale.
ATTO TERZO
Lakmé, aiutata dal fido Hadji, ha trasporato Gerald in un luogo segreto della foresta. Lo cura amorevolmente e riesce a guarirlo (“Sous le ciel tout étoilé”); per benedire la loro unione, Lakmé si reca ad attingere acqua alla vicina fontana dell’amore eterno, ma al suo ritorno crede che Gerald voglia abbandonarla per riunirsi al suo reggimento. Comprendendo che se egli restasse con lei sarebbe per sempre infelice, la fanciulla di nascosto si avvelena. E quando Gerald, fra il dovere e l’amore, sceglie quest’ultimo bevendo l’acqua sacra, spira felice tra le sue braccia.