Libretto: Madama Butterfly

von Giacomo Puccini


Personaggi:
MADAMA BUTTERFLY, «Cio-Cio-San» (soprano)
SUZUKI, servente di Cio-Cio-San (mezzo-soprano)
KATE PINKERTON (mezzo-soprano)
B. F. PINKERTON, Tenente della marina degli S.U.A. (tenore)
SHARPLESS, Console degli Stati Uniti a Nagasaki (baritono)
GORO, nakodo (tenore)
IL PRINCIPE YAMADORI (tenore)
LO ZIO BONZE, zio di Cio-Cio-San(basso)
YAKUSIDÉ (basso)
IL COMMISSARIO IMPERIALE (basso)
L'UFFICIALE DEL REGISTRO (basso)
LA MADRE DI CIO-CIO-SAN (mezzo-soprano)
LA ZIA (soprano)
LA CUGINA (soprano)
DOLORE, figlio di Cio-Cio-San (muoto)

Parenti, amici ed amiche di Cio-Cio-san, servi.
A Nagasaki, 1900 ca.



ATTO PRIMO
Collina presso Nagasaki. Casa giapponese, terrazza e giardino. In fondo, al basso, la rada, il porto, la città di Nagasaki.

Dalla camera in fondo alla casetta, Goro con molti inchini introduce Pinkerton, al quale con grande prosopopea, ma sempre ossequente, fa ammirare in dettaglio la piccola casa. Goro fa scorrere una parete nel fondo, e ne spiega lo scopo a Pinkerton.
Si avanzano un poco sul terrazzo.


PINKERTON
sorpreso per quanto ha visto dice a Goro:
... E soffitto... e pareti...

GORO
godendo della sorprese di Pinkerton
Vanno e vengono a prova a norma che vi giova
nello stesso locale
alternar nuovi aspetti ai consueti.

PINKERTON
cercando intorno
Il nido nuzial dov'è?

GORO
accennando a due locali
Qui, o là... secondo...

PINKERTON
Anch'esso a doppio fondo! La sala?

GORO
mostra la terrazza
Ecco!

PINKERTON
stupito
All'aperto?...
Goro fa scorrere la parete verso la terrazza

GORO
mostrando il chiudersi d'una parete
Un fianco scorre...

PINKERTON
mentre Goro fa scorrere le pareti
Capisco!... Capisco!...
Un altro...

GORO
Scivola!

PINKERTON
E la dimora frivola...

GORO
protestando
Salda come una torre
da terra, fino al tetto.
invita Pinkerton a scendere nel giardino

PINKERTON
È una casa a soffietto.

Goro batte tre volte le mani palma a palma. Entrano due uomini ed una donna e si genuflettono innanzi a Pinkerton.

GORO
con un voce un po' nasale, accennando
Questa è la cameriera
che della vostra sposa
lezioso
fu già serva amorosa.
Il cuoco... il servitor...
Son confusi del grande onore.

PINKERTON
impaziente
I nomi?

GORO
indicando Suzuki
Miss Nuvola leggiera.
indicando un servo
Raggio di sol nascente.
indicando l'altro servo
Esala aromi.

SUZUKI
sempre in ginocchio, ma fatta ardita rialza la testa
Sorride Vostro Onore?
Il riso è frutto e fiore.
Disse il savio Ocunama:
dei crucci la trama
smaglia il sorriso.
Scende nel giardino, seguendo Pinkerton che si allontana sorridendo.
Schiude alla perla il guscio,
apre all'uomo l'uscio
del Paradiso.
Profumo degli Dei...
Fontana della vita...
Disse il savio Ocunama:
dei crucci la trama
smaglia il sorriso.

Pinkerton è distratto e seccato. Goro, accorgendosi che Pinkerton comincia ad essera infastidito dalla loquela di Suzuki, batte tre volte le mani. I tre si alzano e fuggono rapidamente rientrando in casa.

PINKERTON
A chiacchiere costei mi par cosmopolita.
a Goro che è andato verso il fondo ad osservare
Che guardi?

GORO
Se non giunge ancor la sposa.

PINKERTON
Tutto è pronto?

GORO
Ogni cosa.

PINKERTON
Gran perla di sensale!
Goro ringrazia con profondo inchino.

GORO
Qui verran:
L'Ufficiale del registro, i parenti,
il vostro Console, la fidanzata.
Qui si firma l'atto e il matrimonio è fatto.

PINKERTON
E son molti i parenti?

GORO
La suocera, la nonna, lo zio Bonzo
(che non ci degnerà di sua presenza)
e cugini, e le cugine...
Mettiam fara gli ascendenti...
ed i collaterali, un due dozzine.
Quanto alla discendenza...
provvederanno assai
con malizia ossequente
Vostra Grazia e la bella Butterfly.

PINKERTON
Gran perla di sensale!

Goro ringrazia con profondo inchino.

SHARPLESS
dall'interno un po' lontano
E suda e arrampica! sbuffa, inciampica!

GORO
ch'è accorso al fondo, annuncia a Pinkerton
Il Consol sale.
si prosterna innanzi al Console

SHARPLESS
entra stuffando
Ah!... quei Viottoli
mi hanno sfiaccato!

PINKERTON
va incontro al Console: i due si stringono la mano.
Bene arrivato.

GORO
al Console
Bene arrivato.

SHARPLESS
Ouff!

PINKERTON
Presto Goro, qualche ristoro.

Goro entra in casa frettoloso

SHARPLESS
sbuffando e guardando intorno
Alto.

PINKERTON
indicando il panorama
Ma bello!

SHARPLESS
contemplando la città ed il mare sottoposti
Nagasaki, il mare, il porto...

PINKERTON
accenna alla casa
e una casetta che obbedisce a bacchetta.

Goro viene frettoloso dalla casa, seguito da due servi: portano bicchieri e bottiglie che depongono sulla terrazza; i due servi rientrano in casa e Goro si dà a preparare le bevande.

SHARPLESS
Vostra?

PINKERTON
La comperai per novecento-novanta-nove anni,
con facoltà ogni mese, di rescindere i patti.
Sono in questo paese elastici del par, case e contratti.

SHARPLESS
E l'uomo esperto ne profitta.

PINKERTON
Certo.

Pinkerton e Sharpless si siedono sulla terrazza dove Goro ha preparato le bevande.

PINKERTON
con franchezza
Dovunque al mondo lo Yankee vagabondo
si gode e traffica sprezzando i rischi.
Affonda l'ancora alla ventura.
s'interrompe per offrire da bere a Sharpless
Milk-Punch o Wisky?
riprendendo
Affonda l'ancora alla ventura
finché una raffica
scompigli nave e ormeggi, alberatura.
La vita ei non appaga
se non fa suo tesor
i fiori d'ogni plaga...

SHARPLESS
È un facile vangelo...

PINKERTON
continuando
... d'ogni bella gli amor.

SHARPLESS
.. è un facile vangelo che fa la vita vaga
ma che intristisce il cor...

PINKERTON
Vinto si tuffa, la sorte racciuffa.
Il suo talento fa in ogni dove.
Così mi sposo all'uso giapponese
per novecento-novanta-nove anni.
Salvo a prosciogliermi ogni mese.

SHARPLESS
È un facile vangelo.

PINKERTON
si alza, toccando il bicchiere con Sharpless
America forever!

SHARPLESS
America forever!

Pinkerton e Sharpless si siedono ancora sulla terrazza.

SHARPLESS
Ed è bella la sposa?

Goro che ha udito, si affaccia al terrazzo pauroso ed insinuante.

GORO
Una ghirlanda di fiori freschi.
Una stella dai raggi d'oro.
E per nulla: sol cento yen.
al Console
Se Vostra Grazia mi comanda
ce n'ho un assortimento.

Il Console ridendo, ringrazia e si alza pure.

PINKERTON
(con viva impazienza, allontanadosi)
Va, conducila, Goro.

(Goro corre in fondo e scompare discendendo il colle.)

SHARPLESS
Quale smania vi prende!
Sareste addirittura cotto?

PINKERTON
Non so!... non so!
Dipende dal grado di cottura!
Amore o grillo, dir non saprei.
Certo costei
m'ha coll'ingenue arti in vescato.
Lieve qual tenue vetro soffiato
alla statura, al portamento
sembra figura da paravento.
Ma dal suo lucido fondo di lacca
come con subito mo to si stacca,
qual farfalletta svolazza e posa
con tal grazietta silenziosa
che di rincorrerla furor m'assale
se pure in frangerne dovessi l'ale.

SHARPLESS
seriamente e bonario
Ier l'altro, il Consolato sen' venne a visitar!
Io non la vidi, ma l'udii parlar.
Di sua voce il mistero l'anima mi colpì.
Certo quando è sincer l'amor parla così
Sarebbe gran peccato le lievi ali strappar
e desolar forse un credulo cuor.

PINKERTON
Console mio garbato, quetatevi, si sa...
la vostra età è di flebile umor.
Non c'è gran male s'io vo' quell'ale
drizzare ai dolci voli dell'amor!

SHARPLESS
Sarebbe gran peccato...
Quella divina mite vocina
non dovrebbe dar note di dolor.

PINKERTON
offre di nuovo da bere
Wisky?

SHARPLESS
Un'altro bicchiere.

Pinkerton mesce del wisky a Sharpless e colma anche il proprio bicchiere.

SHARPLESS
leva il calice
Bevo alla vostra famiglia lontana.

PINKERTON
leva esso pure il bicchiere
E al giorno in cui mi sposerò
con vere nozze a una vera sposa americana.

GORO
riappare correndo affannato dal basso della collina
Ecco. Son giunte al sommo del pendio.
accena verso il sentiero
Già del femmmineo sciame qual di vento infogliame
s'ode il brusìo.

LE AMICHE DI BUTTERFLY
interno, lontana
Ah! ah! ah!

Pinkerton e Sharpless si recano in fondo al giardino osservando verso il sentiero della collina.

LE AMICHE
Ah! ah! ah! ah!
Ah! Quanto cielo! Quanto mar!
sempre interno
Quanto cielo! Quanto mar!

BUTTERFLY
interno
Ancora un passo or via.

LE AMICHE 
Come sei tarda!

BUTTERFLY
Aspetta.

LE AMICHE
Ecco la vetta.
Guarda, guarda quanti fior!

BUTTERFLY
serenamente
Spira sul mare e sulla terra
un primaver il soffio giocondo.

LE AMICHE
Quanto cielo! Quanto mar!

SHARPLESS
O allegro cinguettar di gioventù!

BUTTERFLY
Io sono la fanciulla più lieta del Giappone, anzi del mondo.
Amiche, io son venuta al richiamo d'amor!
d'amor venni alle soglie!
ove s'accoglie il bene di chi vive e di chi muor!
Amiche, io son venuta al richiamo d'amor,
al richiamo d'amor,
son venuta al richiamo d'amor, d'amor!

LE AMICHE
Quanti fior! Quanto mar!
Quanto cielo! Quanti fior!
Gioia a te, gioia a te sia, dolce amica,
ma pria di varcar la soglia che t'attira
volgiti e mira le cose che ti son care,
mira quanto cielo, quanti fiori, quanto mar!...
si cominciano a scorgere le Geishas che montano il sentiero
Gioia a te, gioia a te sia, dolce amica,
ma pria di varcar la soglia
volgiti e guarda le cose che ti son care!
appaiono in scena hanno tutte grandi ombrelli aperti, a vivi colori

BUTTERFLY
alle amiche
Siam giunte.
vede il gruppo dei tre uomini e riconosce Pinkerton. Chiude subito l'ombrello e pronta lo addita alle amiche.
B.F. Pinkerton. Giù!
si genuflette

LE AMICHE
chiudono gli ombrelli e si genuflettono
Giù!
Tutte si alzano e si avvicinano a Pinkerton cerimoniosamente.

BUTTERFLY
fa una riverenza
Gran ventura.

AMICHE
facendo una riverenza
Riverenza.

PINKERTON
sorridendo
È un po' dura la scalata?

BUTTERFLY
A una sposa costumata più penosa è l'impazienza...

PINKERTON
gentilment, ma u po' derisorio
Molto raro complimento.

BUTTERFLY
con ingenuità
Dei più balli ancor ne so.

PINKERTON
rincalzando
Dei gioielli!

BUTTERFLY
volendo sfoggiare il suo repertorio di complimenti
Se vi è caro sul momento...

PINKERTON
Grazie, no.
Sharpless ha osservato prima curiosamente il gruppo delle fanciulle, poi si è avvicinato a Butterfly, che lo ascolta con attenzione.

SHARPLESS
Miss Butterfly. Bel nome, vi sta a meraviglia!
Siete di Nagasaki?

BUTTERFLY
Signor sì. Di famiglia assai prospera un tempo.
alle amiche
Verità?

AMICHE
approvando premurose
Verità!

BUTTERFLY
con naturalezza
Nessuno so confessa mai nato in povertà;
non c'è vagabondo che a sentirlo non sia
di gran prosapia.
Eppur conobbi la ricchezza.
Ma il turbine rovescia le quercie più robuste...
e abbiam fatto la ghescia
per sostentarci. (alle amiche) Vero?

AMICHE
confermano
Vero!

BUTTERFLY
Non lo nascondo, nè mi adonto.
vedendo che Sharpless sorride
Ridete? Perché?
Cose del mondo.

PINKERTON
ha ascoltato con interesse, e si rivolge a Sharpless
Con quel fare di bambola quando parla m'infiamma.

SHARPLESS
anch'esso interessato dalle chiacchiere di Butterfly, continua a interrogarla
E ci avete sorelle?

BUTTERFLY
Non signore. Ho la mamma.

GORO
con importanza
Una nobile dama.

BUTTERFLY
Ma senza farle torto povera molto anch'essa.
SHARPLESS
E vostro padre?

BUTTERFLY
si arresta sorpresa, poi secco secco risponde
Morto.
Le amiche chinano la testa; Goro è imbarazzato. Tutte si sventolano nervosamente coi ventagli.

SHARPLESS
ritornando presso Butterfly
Quant'anni avete?

BUTTERFLY
con civetteria quasi infantile
Indovinate.

SHARPLESS
Dieci.

BUTTERFLY
Crescete.

SHARPLESS
Venti.

BUTTERFLY
Calate. Quindici netti, netti;
con malizia
sono vecchia diggià.

SHARPLESS
Quindici anni!

PINKERTON
Quindici anni!

SHARPLESS
L'età dei giuochi...

PINKERTON
E dei confetti.

GORO
che ha veduto arrivare dal fondo altre persone e le ha riconosciute, annuncia con importanza
L'Imperial Commissario, l'Ufficiale del registro, i congiunti.

PINKERTON
a Goro
Fate presto.

Goro corre in casa. Dal sentiero in fondo si vendono salire e sfilare i parenti di Butterfly: questa va loro incontro insieme alle amiche: grandi saluti, riverenze: i parenti osserano curiosamente i due americani. Pinkerton ha presso sottobraccio Sharpless e, condottolo da un lato, gli fa osservare, ridendo, il bizzarro gruppo dei parenti; il Commissario Imperiale e l'Ufficiale del registro salutano Pinkerton ed entrano in casa, ricevuti da Goro.

PINKERTON
Che burletta la sfilata
della nuova parentela
tolta in prestito, a mesata!

PARENTI, AMICI ed AMICHE
Dov'è? Dov'è?

BUTTERFLY, e dei AMICHE
indicando Pinkerton
Eccolo là

LA CUGINA, ed AMICI
Bello non è.

BUTTERFLY
offesa
Bello è così che non si può... sognar di più.

LA MADRE
Mi pare un re!

PARENTI, AMICI ed AMICHE
Mi pare un re.
In verità.
Vale un perù.
Bello non è.

PINKERTON
osservando il gruppo delle donne
Certo dietro a quella vela di ventaglio pavonazzo,
la mia suocera si cela.

LA CUGINA
a Butterfly
Goro l'offrì pur anco a me.

BUTTERFLY
sdegnosa alla cugina
Si, giusto tu!

PINKERTON
indicando Yakusidè
E quel coso da strapazzo
è lo zio briaco e pazzo.

PARENTI, AMICI ed AMICHE
alla cugina
Ecco, perché prescelta fu,
vuol far con te la soprappiù
La sua beltà già disfiorì
Divorzier`. Spero di sì.
La sua beltà già disfiorì.

GORO
esce dalla casa e indispettito dal garrulo cicalio, va dall'uno all'altro raccomandando di parlare sottovoce
Per carità, tacete un po'.

YAKUSIDÈ
addocchiando i servi che cominciano a portare vini e liquori
Vino ce n'è?

LA MADRE e LA ZIA
sbirciando, cercando di non farsi scorgere 
Guardiamo un po'.

PARENTI ed AMICHE
con soddisfazione, a Yakusidè
Ne vidi già color di thè,
color di thè e chermisì!
Ah, hu! Ah, hu!

PARENTI ed AMICHE
altre, guardando compassionevolmente Butterfly
La sua beltà già disfiorì,
già disfiorì. Divorzierà
Ah, hu! Ah, hu!

LA MADRE e LA ZIA
Mi pare un re. Vale un Perù in verità
bello è così che non si può sognar di più. Mi pare un re;
bello è così che non si può sognar id più, sognar di più.
Mi pare un re. Vale un Perù. Mi pare un re.

LA CUGINA
Goro l'offrì pur anco a me, ma s'ebbe un no!
bello non è in verità. Goro l'offrì pur anco a me
ma s'ebbe un no. In verità bello non è, in verità.
Divorzierà. Spero di sì. Divorzierà.

PARENTI ed AMICHE
soprani 1
Bello non è, in verità, bello non è!
bello non è, in verità. Goro l'offrì pur anco a me
ma s'ebbe un no. In verità bello non è, in verità.
Divorzierà. Spero di si. Divorzierà!

PARENTI ed AMICHE
soprani 2
Bello è così che non si può sognar di più!
Mi pare un re. Vale un Perù! In verità è così bel
che pare un re, in verità mi par un re, in verità.
Divorzierà. Spero di si. Divorzierà!
Divorzierà. Spero di si. Divorzierà!

PARENTI ed AMICI
tenori
Bello non è, in verità, bello non è!
Goro l'offrì pur anco a te, ma s'ebbe un no! ma s'ebbe un no!
La sua beltà già disfiorì, già disfiorì. Divorzierà.
Spero di si. Divorzierà!

YAKUSIDÈ
Vino ce n'è? Guardiamo un po', guardiamo un po'.
Ne vidi già color di thè, e chermisi, color di thè.
Vino ce n'è? Vediamo un po'!

GORO
interviene di nuovo per far cessar il baccano
Per carità tacete un po'...
poi coi gesti fa cenno ditacere
Sch! sch! sch!

SHARPLESS
a Pinkerton a parte
O amico fortunato!

Ai cenni di Goro parenti e invitati si rinniscono in crocchio, sempre però agitandosi e chiacchierando.

CUGINA, e dei PARENTI ed AMICHE
Ei l'offrì pur anco a me!

MADRE, ed altre PARENTI ed AMICHE
Egli è bel, mi pare un re!

PINKERTON
Sì, è vero, è un fiore, un fiore! ...

SHARPLESS
O fortunato Pinkerton, ...

CUGINA, e dei PARENTI ed AMICHE
... Ei l'offrì pur anco a me! ...

MADRE, ed altre PARENTI ed AMICHE
... Egli è bel, mi pare un re! ...

PINKERTON
... L'esotico suo odore ...

SHARPLESS
... che in sorte v'è toccato ...

CUGINA, e dei PARENTI ed AMICHE
... Ma risposi non lo vo' ...

MADRE, ed altre PARENTI ed AMICHE
... Non avrei risposto no! ...

PINKERTON
... m'ha il cervello sconvolto.

SHARPLESS
... un fior pur or sbocciato! ...

CUGINA, e dei PARENTI ed AMICHE
... e risposi: no!

MADRE, ed altre PARENTI ed AMICHE
... non direi mai no!

SHARPLESS
Non più bella è d'assai ...

CUGINA, e dei PARENTI ed AMICHE
Senza tanto ricercar.

MADRE, ed altre PARENTI ed AMICHE
No, mie care, non mi par,

SHARPLESS
... fanciulla io vidi mai
di questa Butterfly
E se a voi sembran scede
il patto e la sua fede ...

BUTTERFLY
a suoi
Badate, attenti a me.

PINKERTON
Si, è vero, è un fiore, un fiore,
e in fede mia l'ho colto!

CUGINA, e dei PARENTI ed AMICHE
Io ne trovo dei miglior,
e gli dirò un bel no,
e gli dirò di no, di no!

MADRE, ed altre PARENTI ed AMICHE
è davvero un gran signor,
nè gli direi di no,
nè mai direi di no, di no!

PARENTI ed AMICI
E divorzierà, e divorzierà, divorzierà!

SHARPLESS
... badate! Ella vi crede

BUTTERFLY
a sua madre
Mamma, vien qua. 
agli altri
Badate a me: attenti, orsù
parlato con voce infantile
uno, due tre ... e tutti giù

Al cenno di Butterly tutti si inchinano innanzi a Pinkerton ed a Sharpless.
I parenti si rialzano e si spargono nel giardino; Goro ne conduce qualcuno nell'interno della casa. Pinkerton prende per mano Butterfly e la conduce veso la casa.


PINKERTON
Vieni, amor mio!
Vi piace la casetta?

BUTTERFLY
Signor F. B. Pinkerton
mostra le mani e le braccia che sono impacciate dalle maniche rigonfie
perdono...
Io vorrei...
pochi oggetti da donna...

PINKERTON
Dove sono?

BUTTERFLY
indicando le maniche
Sono qui... vi dispiace?

PINKERTON
un poco sorpreso, sorride, poi subito acconsente con galanteria
O perché mai, mia bella Butterfly?

BUTTERFLY
a mano a mano cava dalle maniche gli oggetti e li consegna a Suzuki, che è uscita sulla terrazza, e li depone nelle casa
Fazzoletti. La pipa. Una cintura.
Un piccolo fermaglio. Uno specchio.
Un ventaglio.

PINKERTON
vede un vasetto
Quel barattolo?

BUTTERFLY
Un vaso di tintura,

PINKERTON
Ohibò!

BUTTERFLY
Vi spiace?... Via!
trae un astuccio lungo e stretto

PINKERTON
E quello?

BUTTERFLY
molto seria
Cosa sacra a mia.

PINKERTON
curioso
E non si può vedere?

BUTTERFLY
C'è troppa gente.
sparisce nella casa portando con sè l'astuccio
Perdonate.

GORO
che si è avvicinato, dice all'orecchio di Pinkerton:
È un presente del Mikado a suo padre...
coll'invito... 
fa il gesto di chi s'apre il ventre

PINKERTON
piano a Goro
E ... suo padre?

GORO
Ha obbedito.
Si allontana, rientrando nella casa.

Butterfly, che è ritornata, va a sedersi sulla terrazza vicino a Pinkerton e leva dalle maniche alcune statuette.


BUTTERFLY
Gli Ottokè.

PINKERTON
ne prende una e la esamina con curiosità
Quei pupazzi?...
Avete detto?

BUTTERFLY
Son l'anime degli avi.
depone le statuette

PINKERTON
Ah!... il mio rispetto.

BUTTERFLY
con rispettosa confidenza a Pinkerton
Ieri son salita tutta sola in segreto alla Missione.
Colla nuova mia vita posso adottare nuova religione.
con paura
Lo zio Bonzo nol sa, nè i miei lo sanno.
Io seguo il mio destino
e piena d'umiltà,
al Dio del signor Pinkerton m'inchino.
È mio destino.
Nella stessa chiesetta in ginocchio con voi
pregherò lo stesso Dio.
E per farvi contento potrò forse obliar la gente mia.
si getta nelle braccia di Pinkerton
Amore mio!
Si arresta come avesse paura d'essere stata udita dai parenti.
Intanto Goro ha aperto lo shosi -- nella stanza dove tutto è pronto pel matrimonio, si trovano Sharpless e le autorità -- Butterfly entra nella casa e si inginocchia; Pinkerton è in piedi vicino a lei -- i parenti sono nel giardino rivolti verso la casa, inginocchiati.


GORO
Tutti zitti!

IL COMMISSIONARE IMPERIALE
legge
È concesso al nominato
Benjamin Franklin Pinkerton,
Luogotenente nella cannoniera Lincoln,
marina degli Stati Uniti, America del Nord:
ed alla damigella Butterfly
del quartiere d'Omara Nagasaki,
d'unirsi in matrimonio, per dritto il primo,
della propria volontà,
ed ella per consenso dei parenti
porge l'atto per la firma
qui testimonî all'atto.

GORO
molto cerimonioso
Lo sposo.
Pinkerton firma
Poi la sposa.
Butterfly firma
E tutto è fatto.
Le amiche si avvicinano, complimentose, a Butterfly, alla quale fanno ripetuti inchini.

AMICHE
Madama Butterfly!

BUTTERFLY
facendo cenno colla mano, alza un dito, e corregge:
Madama F. B. Pinkerton.

Le amiche festeggiano Butterfly, che ne bacia qualcuna: intanto l'Ufficiale dello Stato Civile ritira l'atto e le altre carete, poi avverte il Commissario Imperiale che tutto è finito.

COMMISSIONARE
saluta Pinkerton
Augurî molti.

PINKERTON
I miei ringraziamenti.
rende il saluto

COMMISSIONARE
si avvicina al Console
Il signor Console scende?

SHARPLESS
L'accompagno.
saluta Pinkerton
Ci vedrem domani.
stringendo la mano a Pinkerton

PINKERTON
A meraviglia.

L'UFFICALE DEL REGISTRO
congedandosi da Pinkerton
Posterità.

PINKERTON
Mi proverò.

Il Console, il Commissario Imperiale e l'Ufficiale del registro si avviano per scendere alla città.

SHARPLESS
ritorna indietro, e con accento significativo dice a Pinkerton:
Giudizio!

Pinkerton con un gesto lo rassicura e lo saluta colla mano. Sharpless scende pel sentiero; Pinkerton che è andato verso il fondo lo saluta di nuovo.

PINKERTON
ritorna innanzi e stropicciandosi le mani dice fra sè:
Ed eccoci in famiglia.
Sbrighiamoci al più presto in modo onesto.
I servi portano delle bottiglie di Saki e distribuiscono i bicchieri agli invitati.

PINKERTON
brindando cogli invitati
Hip! hip!

CORO degl'INVITATI
brindando
O Kami! O Kami!

PINKERTON
Beviamo ai novissimi legami,

INVITATI, YAKUSIDÈ
O Kami! O Kami!

PINKERTON
beviamo ai novissimi legami.

CUGINA, MADRE
Beviamo, beviamo.

INVITATI, CUGINA, MADRE
O Kami! O Kami!
Beviamo ai novissimi legami.

I brindisi sno interrotti da strane grida che partono dal sentiero della collina.

BONZO
dall'interno lontano
Cio-cio-san!

A questo grido tutti i parenti e gli amici allibiscono e si raccolgono impauriti: Butterfly rimane isolata in un angolo.

BONZO
Cio-cio-san! Abbominazione!

BUTTERFLY, Invitati
Lo zio Bonzo!

GORO
Un corno al guastafeste!
Chi ci leva d'intorno
le persone moleste?!...

BONZO
Cio-cio-san! Cio-cio-san!
sempre più vicino
Cio-cio-san!
Al fondo appare la strana figura del Bonzo, preceduto da due portatori di lanterne e seguito da due Bonzi.
Cio-cio-san!
Vista Butterfly, che si è scostata da tutti, il Bonzo stende le mani minacciose verso di lei.
Che hai tu fatto alla Missione?

PARENTI ed AMICI
Rispondi, Cio-cio-san!

PINKERTON
seccato per la scenata del Bonzo
Che mi strilla quel matto?

BONZO
Rispondi, che hai tu fatto?

PARENTI ed AMICI
volgendosi, ansiosi, verso Butterfly
Rispondi, Cio-cio-san!

BONZO
Come, hai tu gli occhi asciutti?
Son dunque questi i frutti?
urlando
Ci ha rinnegato tutti!

PARENTI ed AMICI
scandolezzati, con grido acuto, prolungato
Hou! Cio-cio-san!

BONZO
Rinnegato, vi dico,...
il culto antico

PARENTI ed AMICI
Hou! Cio-cio-san!

BONZO
inprecando contro Butterfly, che si copre il volto colle mani: la madre si avanza per difenderla, ma il Bonzo duramente la respinge e si avvicina terribile a Butterfly, gridandole sulla faccia:
Kami sarundasico!

PARENTI ed AMICI
Hou! Cio-cio-san!

BONZO
All'anima tua guasta
qual supplizio sovrasta!

PINKERTON
ha perduto la pazienza e si intromette fra il Bonzo e Butterfly
Ehi, dico: basta, basta!

BONZO
alla voce di Pinkerton, il Bonzo si arresta stupefatto, poi con subita risoluzione invita i parenti e le amiche a partire
Venite tutti. Andiamo!
a Butterfly
Ci hai rinnegato e noi...

Tutti si ritirano frettolosamente al fondo e stendono le braccia verso Butterfly.

BONZO, Yakusidè, PARENTI ed AMICI
Ti rinneghiamo!

PINKERTON
con autorità, ordinando a tutti d'andarsene
Sbarazzate all'istante.
In casa mia niente baccano e niente bonzeria.

PARENTI ed AMICI
grido
Hou!

Alle parole di Pinkerton, tutti corrono precipitosamente verso il sentiero che scende alla città: la Madre tenta di nuovo di andare presso Butterfly, ma viene travolta dagli atlri. Il Bonzo sparisce pel sentiero che va al tempio seguito dagli accoliti.

PARENTI ed AMICI
nell'uscire
Hou! Cio-cio-san!
un po' lontani
Hou! Cio-cio-san!

Le voci a poco a poco si allontanano. Butterfly sta sempre immobile e muta colla faccia nelle mani, mentre Pinkerton si è recato alla sommità dal sentiero per assicurarsi che tutti quei seccatori se ne vanno.

BONZO, YAKUSIDÈ, PARENTI ed AMICI
uomini
Kami sarundasico!

PARENTI ed AMICI
donne
Hou! Cio-cio-san!

BONZO, YAKUSIDÈ, PARENTI ed AMICI
uomini
Ti rinneghiamo!

PARENTI ed AMICI
donne, cupo
Hou! Cio-cio-san!

BONZO, YAKUSIDÈ, PARENTI ed AMICI
cupo
Ti rinneghiamo!

PARENTI ed AMICI
Hou! Cio-cio-san!
lontano molto
Hou! Cio-cio-san!

Comincia a calare la sera. Butterfly scoppia in pianto infantile. Pinkerton l'ode e va premuroso presso di lei, sollevandola dall'abbattimento in cui è caduta e togliendole con delicatezza le mani dal viso piangente.

PINKERTON
Bimba, bimba, non piangere
per gracchiar di ranocchi...

PARENTI ed AMICI
lontanissimo
Hou! Cio-cio-san!

BUTTERFLY
turandosi le orecchie, per non udire le grida
Urlano ancor!

PINKERTON
rincorandola
Tutta la tua tribù e i Bonzi tutti del Giappon
non valgono il pianto di quegli occhi cari e belli.

BUTTERFLY
sorridendo infantilmente 
Davver?
Comincia a calare la sera.
Non piango più.
E quasi del ripudio non mi duole
per le vostre parole
che mi suonan così dolci nel cuor.
si china per baciare la mano a Pinkerton

PINKERTON
colcemente impedendo
Che fai?... la man?

BUTTERFLY
Mi han detto che laggiù
fra la gente comstumata
è questo il segno del maggior rispetto.

SUZUKI
internamente, brontolando
E Izaghi ed Izanami
Sarundasico, e Kami,
e Izaghi ed Izanami
Sarundasico, e Kami.

PINKERTON
sorpreso pertale sordo bisbiglio
Chi brontolandola lassù?

BUTTERFLY
È Suzuki che fa la sua preghiera seral.

Scende sempre più la sera, e Pinkerton conduce Butterfly verso la casetta.

PINKERTON
Viene la sera

BUTTERFLY
...e l'ombra e la quiete.

PINKERTON
E sei qui sola.

BUTTERFLY
Sola e rinnegata! Rinnegata!
e felice!

Pinkerton batte tre volte le mani: i servi e Suzuki accorrono subito, e Pinkerton ordina ai servi:

PINKERTON
A voi, chiudete!
I servi fanno scorrere silenziosamente alcune pareti.

BUTTERFLY
a Pinkerton
Sì, sì, noi tutti soli...
E fuori il mondo...

PINKERTON
ridendo
E il Bonzo furibondo.

BUTTERFLY
a Suzuki, che è venuta coi servi e sta aspettando gli ordiri
Suzuki, le mie vesti.
Suzuki fruga in un cofano e dà a Butterfly gli abiti per la notte ed un cofanetto coll'occorrente per la toeletta.

SUZUKI
inchinandosi a Pinkerton
Buona notte.

Pinkerton batte le mani: I servi corrono via. Butterfly entra nella casa ed aiutata da Suzuki fa cautelosamente la sua toeletta da notte, levandosi la veste nuziale ed indossandone una tutta bianca; poi siede su di un cuscino e mirandosi in uno specchietto si ravvia i capelli: Suzuki esce.

BUTTERFLY
Quest'obi pomposa di sioglier mi tarda
si vesta la sposa di puro candor.
Tra motti sommessi sorride e mi guarda.
Celarmi pottessi! ne ho tanto rossor!

PINKERTON
guardando amorosamente Butterfly
Con moti di scoiattolo i nodi allenta e scioglie!...
Pensar che quel giocottolo è mia moglie! mia moglie!
sorridendo
Ma tal grazia dispiega,
ch'io mi strugge per la febbre d'un subito desìo.

BUTTERFLY
E ancor l'irata voce mi maledice...

Pinkerton, alzandosi, poco a poco s'avvicina a Butterfly.

BUTTERFLY
... Butterfly, rinnegata...
Rinnegata... e felice...

PINKERTON
stende le mani a Butterfly che sta per scendere dalla terrazza
Bimba dagli occhi pieni di malìa
ora sei tutta mia.
Sei tutta vestita di giglio.
Mi piace la treccia tua bruna
fra i candidi veli.

BUTTERFLY
scendendo dal terrazzo
Somiglio la Dea della luna,
la piccola Dea della luna
che scende la notte dal ponte del ciel.

PINKERTON
E affascina i cuori...

BUTTERFLY
E li prende e li avvolge
in un bianco mantel
E via se li reca
negli alti reami,

PINKERTON
Ma intanto finor non m'hai detto,
ancor non m'hai detto che m'ami.
Le sa quella Dea le parole che appagan gli ardenti desir?

BUTTERFLY
Le sa. Forse dirle non vuole per tema d'averne a morir,
per tema d'averne a morir!

PINKERTON
Stolta paura, l'amor non uccide
ma dà vita e sorride per gioie celestiali
come ora fa
avvicinandosi a Butterfly e carezzandole il viso
nei tuoi lunghi occhi ovali…

Butterfly, con subito movimento si ritrae dalla carezza ardente di Pinkerton

BUTTERFLY
con intenso sentimento
Adesso voi
entusiasmandosi
siete per me
l'occhio del firmamento.
E mi piaceste dal primo momento
che vi ho veduto.
Ha un moto di spavento e fa atto diturarsi gli orecchi, come se ancora avesse ad udire le urla die parenti: poi si rassicura e con fiducia si rivolge a Pinkerton.
Siete alto, forte.
Rideste con modi si palesi
e dite corse che mai non intesi.
Or son contenta, or son contenta.
Notte completa: cioelo purissimo e stellato. Avvicinandosi lentamente a Pinkerton seduto sulla panca nel giardino. Si inginocchia ai piedi di Pinkerton e los guarda con tenerezza, quasi suplichevole.
Vogliatemi bene,
un ben piccolino,
un bene da bambino,
quale a me si conviene.
Vogliatemi bene.
Noi siamo gente avvezza
alle piccole cose
umili e silenziose,
ad una tenerezza
sfiorante e pur profonda
come il ciel, come l'onda del mare!

PINKERTON
Dammi ch'io baci le tue mani care.
Mia Butterfly! come t'han ben nomata tenue farfalla...

BUTTERFLY
a queste parole Butterfly si rattrista e ritira le mani
Dicon che oltre mare
se cade in man dell'uom,
con paurosa espressione
ogni farfalla da uno spillo è trafitta
con strazio
ed in travola infitta!

PINKERTON
riprendendo dolcemente le mani a Butterfly e sorridendo
Un po' di vero c'è.
E tu lo sai perché?
Perché non fugga più.
con entusiasmo e affettuosamento abbracciandola
Io t'ho ghermita
Ti serro palpitante.
Sei mia.

BUTTERFLY
abbandonandosi
Sì, per la vita.

PINKERTON
Vieni, vieni!
Via dall'anima in pena
l'angoscia paurosa.
indica il cielo stellato
È notte serena!
Guarda: dorme ogni cosa!

BUTTERFLY
guardando il cielo, estatica
Ah! Dolce notte!

PINKERTON
Vieni, vieni!

BUTTERFLY
Quante stelle!
Non le vidi mai sì belle!

PINKERTON
È notte serena!
Ah! vieni, vieni!
È notte serena!
Guarda: dorme ogni cosa!

BUTTERFLY
Dolce notte! Quante stelle!

PINKERTON
Vieni, vieni!

BUTTERFLY
Non le vidi mai sì belle!

PINKERTON
vieni, vieni!...

BUTTERFLY
Trema, brilla ogni favilla ...

PINKERTON
Vien, sei mia!...

BUTTERFLY
... col baglior d'una pupilla! Oh!
Oh! quanti occhi fissi, attenti
d'ogni parte a riguardar!
pei firmamenti, via pei lidi, via pel mare!

PINKERTON
con cupido amore
Via l'angoscia dal tuo cor
ti serro palpitante. Sei mia.
Ah, vien, vien, sei mia!
Ah! Vieni, guarda: dorme ogni cosa!
Ti serro palpitante. Ah, vien!

BUTTERFLY
Oh! quanti occhi fissi attenti.
Quanti sguardi ride il ciel!
Ah! Dolce notte!
Tutto estatico d'amor ride il ciel!

PINKERTON
Guarda: dorme ogni cosa.
Ah! vien! Ah! vieni, vieni!
Ah! vien, Ah! vien! sei mia!

Salgono dal giardino nella casetta.

ATTO SECONDO
Interno della casetta di Butterfly

Si alzo il sipario. Le pareti sono chiuse lasciando la camera in una semioscurità. Suzuki prega, raggomitolata davanti all'immagine di Budda: suona di quando in quando la campanella delle preghiere. Butterfly è stesa a terra, appoggiando la testa nelle palme delle mani.


SUZUKI
pregando
E Izagi ed Izanami, Sarundasico e Kami...
interrompendosi
Oh! la mia testa!
suona la campanella per richiamare l'attenzione degli Dei
E tu Ten-Sjoodaj!
con voce di pianto, guardando Butterfly
fate che Butterfly non pianga più,
mai più, mai più!

BUTTERFLY
senza muoversi
Pigri ed obesi son gli Dei giapponesi.
L'americano Iddio son persuasa
ben più presto risponde a chi l'imlori.
Ma temo ch'egli ignori
che noi stiam qui di casa.
rimane pensierosa

Suzuki si alza, apre la parete del fondo verso il giardino.


BUTTERFLY
Suzuki, è lungi la miseria?
Suzuki va ad un piccolo mobile ed apre un cassetto cercando delle monete.

SUZUKI
va presso Butterfly mostrandole poche monete
Questo è l'ultimo fondo.

BUTTERFLY
Questo? Oh! troppe spese!
ripone il danaro nel piccolo mobile e lo chiude

SUZUKI
sospirando
S'egli non torna e presto,
siamo male in arnese.

BUTTERFLY
decisa, alzandosi
Ma torna.

SUZUKI
crollando la testa
Tornerà!

BUTTERFLY
indispettita, avvicinandosi a Suzuki
Perché dispone
che il Console provveda alla pigione,
rispondi su!

Suzuki tace

BUTTERFLY
sempre insistendo
Perché con tante cure
la casa rifornì di serrature,
s'ei non volessi ritornar mai più?

SUZUKI
Non lo so.

BUTTERFLY
un poco irritata e meravigliata di tanta ignoranza
Non lo sai?
ritornando calma e con fiducioso orgoglio
Io te lo dico.
Per tener ben fuori le zanzare, i parenti
ed i dolori, e dentro,
con gelosa custodia, la sua sposa,
la sua sposa che son io: Butterfly.

SUZUKI
poco convinta
Mai non s'è udito
di straniero marito
che sia tornato al suo nido.

BUTTERFLY
furibonda afferra Suzuki
Ah! Taci! o t'uccido.
insistendo nel persuadere Suzuki
Quell'ultima mattina:
tornerete, signor? gli domandai.
Egli, col cuore grosso,
per celarmi la pena...
sorridendo rispose:
O Butterfly, piccina mogliettina,
tornerò colle rose alla stagion serena
quando fa la nidiata il petti rosso.
calma e convinta si sdraia per terra
Tornerà.

SUZUKI
con incredulità
Speriam.

BUTTERFLY
insistendo
Dillo con me: Tornerà.

SUZUKI
per compiacerla ripete, ma con dolore
Tornerà...
scoppia in pianto

BUTTERFLY
sorpresa
Piangi? Perché? perché?
Ah, la fede ti manca...
fiduciosa e sorridente
Senti.
fa la scena come s realmente vi assistesse e si avvicina poco a poco allo shosi del fondo
Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
dall'estremo confin del mare.
E poi la nave appare.
Poi la nave bianca
entra nel porto,
romba il suo saluto.
Vedi? È venuto!
Io non gli scendo incontro. Io no.
Mi metto là sul ciglio del colle e aspetto,
e aspetto gran tempo e non mi pesa,
la lunga attesa.
E uscito dalla folla cittadina
un uomo, un picciol punto
s'avvia per la collina.
Chi sarà? chi sarà?
E come sarà giunto
che dirà? che dirà?
Chiamerà Butterfly dalla lontana.
Io snza dar risposta
me ne starò nascosta
un po' per celia...
e un po' per non morire al primo incontro,
ed egli alquanto in pena chiamerà,
chiamerà: iccina mogliettina
olezzo di verbena,
i nomi che mi dava al suo venire
a Suzuki
Tutto questo avverrà, te lo prometto.
Tienti la tua paura,
io consicura fede l'aspetto.

Butterfly e Suzuki si abbracciano commosse.
Butterfly congeda Suzuki, che esce dall'uscio di sinistra, e la segue mestamente collo sguardo.
Nel giardino compariono Goro e Sharpless. Goro guarda entro la camera, scorge Butterfly e dice a Sharpless che lo segue:


GORO
C'è. Entrate.
Goro sparisce nel giardino.

SHARPLESS
affacciandosi, bussa discretament contro la parete del fondo
Chiedo scusa...
Sharpless scorge Butterfly la quale udendo entrare qualcuno si è mossa.
Madama Butterfly...

BUTTERFLY
senza volgersi, ma correggendo
Madama Pinkerton. Prego.
si volge e riconoscendo il Console batte le mani per allegrezza
Oh!

Suzuki entra premurosamente e preparea un tavolino coll'occorrente per fumare.

BUTTERFLY
allegramente
Il mio signor Console, signor Console.

SHARPLESS
sorpreso
Mi ravvisate?

BUTTERFLY
facendo gli onori di casa
Benvenuto in casa americana.

SHARPLESS
Grazie.

Butterfly, invita il Console a sedere presso il tavolino: Sharpless si lascia cadere grottescamente su di un cuscino: Butterfly si siede dall'altra parte e sorride maliziosamente dietro il ventaglio vedendo l'imbarazzo del Console; poi con molta grazia gli chiede:

BUTTERFLY
Avi, antenati tutti bene?

SHARPLESS
ringrazia sorridendo
Ma spero.

BUTTERFLY
fa cenno a Suzuki di preparare la pipa
Fumate?

SHARPLESS
Grazie.
desideroso di spiegare lo scopo per cui è venuto, cava una lettera di tasca
Ho qui...

BUTTERFLY
interrompendolo, senza accorgersi della lettera
Signore, io vedo il cielo azzurro.
dopo aver tirata una boccata dalla pipa che Suzuki ha preparata, l'offre al Console.

SHARPLESS
rifiutando
Grazie...
tentando ancora di riprendere il discorso
Ho...

BUTTERFLY
depone la pipa sul tavolino e assai premurosa dice:
Preferite forse le sigarette americane?
ne offre

SHARPLESS
un po' seccato ne prende una
Grazie.
e tenta continuare il discorso
Ho da mostrarvi...
si alza

BUTTERFLY
porge a Sharpless un fiammifero acceso
A voi.

SHARPLESS
accende la sigaretta, ma poi la depone subito e presentando la lettera si siede sullo sgabello
Mi scrisse Benjamin Franklin Pinkerton.

BUTTERFLY
con grande premura
Davvero! È in salute?

SHARPLESS
Perfetta.

BUTTERFLY
alzandosi con grande letizia
Io son la donna più lieta del Giappone.
Suzuki è in faccende per preparare il thè.
Potrei farvi una domanda?

SHARPLESS
Certo.

BUTTERFLY
torna a sedere
Quando fanno il lor nido in America i pettirossi?

SHARPLESS
stupito
Come dite?

BUTTERFLY
Sì, prima o dopo di qui?

SHARPLESS
Ma perché?

Goro che si aggira nel giardino, si avvicina alla terrazza e ascolta, non visto, quanto dice Butterfly.

BUTTERFLY
Mio marito m'ha promesso,
di ritornar nella stagion beata
che il pettirosso rifà la nidiata.
Qui l'ha rifatta per ben tre volte
ma uò darsi che di là
usi nidiar men spesso.

Goro s'affaccia e fa una risata

BUTTERFLY
volgendosi
Chi ride
vedendo Goro
Oh, c'è il nakodo!
piano a Sharpless
Un uom cattivo.

GORO
avanzandosi e inchinandosi ossequioso
Godo...

BUTTERFLY
a Goro che s'inchina di nuovo e si allontana nel giardino
Zitto!
a Sharpless
Egli osò... No...
cambiando idea
prima rispondete alla dimanda mia.

SHARPLESS
imbarazzato
Mi rincresce, ma ignoro...
Non ho studiato ornitologia,

BUTTERFLY
Orni...

SHARPLESS
…tologia.

BUTTERFLY
Non lo sapete insomma.

SHARPLESS
ritenta di tornare in argomento
No. Dicevamo...

BUTTERFLY
lo interrompe, seguendo la sua idea
Ah, sì. Goro, appena B.F. Pinkerton
fu in mare mi venne ad assediare
con ciarle e con presenti per ridarmi
ora questo, or quel marito.
Or promette tesori per uno scimunito...

GORO
intervenendo per giustificarsi, entra nella stanza e si rivolge a Sharpless
Il ricco Yamadori
Ella è povera in canna.
I suoi parenti l'han tutti rinnegata.
al di là della terrazza si vede giungere il Principe Yamadori in un palanchino, attorniato dai servi

BUTTERFLY
vede Yamadori e lo indica a Sharpless sorridendo
Eccolo, attenti!

Yamadori, accolto da Goro genuflesso, scende dai palanchino, saluta il Console e Butterfly, che si è avvicinata alla parete del fondo; Yamadori si siede sulla terrazza rivolto rispettosamente verso Butterfly la quale s'inginocchia nella stanza.

BUTTERFLY
a Yamadori
Yamadori, ancor le pene dell'amor non v'han deluso?
Vi tagliate ancor le vene se il mio bacio vi ricuso?

YAMADORI
Tra le cose più moleste
è l'inutil sospirar.

BUTTERFLY
con graziosa malizia
Tante mogli omai toglieste,
vi doveste abituar.

YAMADORI
L'ho sposate tutto quante
e il divorzio mi francò.

BUTTERFLY
Obbligata.

YAMADORI
A voi però giurerei fede costante.

SHARPLESS
sospirando, rimette in tasca la lettera
Il messaggio, ho gran paura,
a trasmetter non riesco.

GORO
con enfasi, indicando Yamadori
Ville, servi, oro,
ad Omara un palazzo principesco.

BUTTERFLY
con serietà
Già legata è la mia fede...

GORO e YAMADORI
a Sharpless
Maritata ancor si crede.

BUTTERFLY
alzando di scatto
Non mi credo, sono, sono!

GORO
Ma la legge...

BUTTERFLY
Io non la so.

GORO
...per la moglie, l'abbandono al divorzio equiparò

BUTTERFLY
La legge giapponese
non già del mio paese.

GORO
Quale?

BUTTERFLY
Gli Stati Uniti

SHARPLESS
fra sè
Oh, l'infelice!

BUTTERFLY
nervosissima, accalorandosi
Si sa che aprir la porta
e la moglie cacciar per la più corta
qui divorziar si dice.
Ma in America questo non si può
a Sharpless
Vero?

SHARPLESS
imbarazzato
Vero... Però...

BUTTERFLY
lo interrompe rivolgendosi a Yamadori ed a Goro trionfante
Là un bravo giudice serio, impettito
dice al marito:
"Lei vuol andarsene? Sentiam perché"
"Sono seccato del coniugato!"
E il magistrato:
comicamente
"Ah, mascalzone, presto in prigione!"
per troncare il discorso ordina a Suzuki
Suzuki, il thè.
Butterfly va presso Suzuki che à già preparato il thè, e lo versa nelle tazze.

YAMADORI
sottovoce a Sharpless
Udiste?

SHARPLESS
sottovoce
Mi rattrista una sì piena cecità

GORO
sottovoce a Sharpless e Yamadori
Segnalata è già la nave di Pinkerton.

YAMADORI
disperato
Quand'essa lo riveda...

SHARPLESS
sottovoce ai due
Egli non vuol mostratsi.
Io venni appunto per levarla d'inganno...
vedendo che Butterfly, seguita da Suzuki, si avvicina per offrire il thè, tronca il discorso.

BUTTERFLY
offrendo il thè a Sharpless
Vostra Grazia permette?
apre il ventaglio e dietro a questo accenna ai due, ridendo
Che persone moleste!

Yamadori s'alza per andarsene

YAMADORI
sospirando
Addio. Vi lascio il cuor
pien di cordoglio: ma spero ancor...

BUTTERFLY
Padrone.
Yamadori s'avvia per uscire, poi torna indietro presso Butterfly.

YAMADORI
Ah! se voleste...

BUTTERFLY
Il guaio è che non voglio...

Yamadori, dopo aver salutato Sharpless, sospirando, se ne va, sale nel palanchino e si allontana seguito dai servi e da Goro. Butterfly ride ancora dietro il ventaglio. Sharpless siede sullo sgabello, assume un fare grave, serio, poi con gran rispetto ed una certa commozione invita Butterfly a sedere, e torna a tirar fuori di tasca la lettera.

SHARPLESS
Ora a noi. Sedete qui;
mostrando la lettera
legger con me volete questa lettera?

BUTTERFLY
prendendo la lettera
Date.
baciandola
Sulla bocca,
mettendola sul cuore
sul cuore...
a Sharpless, gentilmente
Siete l'uomo migliore del mondo.
Incominciate.
rende la lettera e si mette ad ascoltare cola massima attenzione

SHARPLESS
leggendo
"Amico, cercherete quel bel fior di fanciulla..."

BUTTERFLY
non può trattenersi e con gioia esclama
Dice proprio così?

SHARPLESS
serio
Sì, così dice, ma se ad ogni momento...

BUTTERFLY
rimettendosi tranquilla, torna ad ascoltare
Taccio, taccio, più nulla.

SHARPLESS
"Da quel tempo felice,
tre anni son passati."

BUTTERFLY
interrompe la lettura
Anche lui li ha contati!

SHARPLESS
riprende
"E forse Butterfly non mi rammenta più.

BUTTERFLY
sorpresa molto, volgendosi a Suzuki
Non lo rammento? Suzuki, dillo tu.
ripete come scandolezzata le parole della lettera
"Non mi rammenta più"!

Suzuki esce per la porta di sinistra asportando il thè.

SHARPLESS
fra sè
Pazienza!
sèguita a leggere
"Se mi vuol bene ancor, se m'aspetta"

BUTTERFLY
prendendo la lettera dallo mani di Sharpless, esclama con viva tenerezza:
Oh, le dolci parole!
baccia la lettera
Tu, benedetta!

SHARPLESS
riprende la lettera e seguita a leggerla imperterrito ma con voce tremante per l'emozione
A voi mi raccomando, perché vogliate con circospezione prepararla...

BUTTERFLY
con affanno, ma lieta
Ritorna...

SHARPLESS
...al colpo...

BUTTERFLY
si alza saltando di gioia e battendo le mani
Quando? presto! presto!

SHARPLESS
sbuffando
Benone! 
si alza di scatto eripone la lettera in tasca
fra sè

Qui troncarla conviene...
indispettito
Quel diavolo d'un Pinkerton!
guarda Butterfly negli occhi serîssimo
Ebbene, che fareste, Madama Butterfly,
s'ei non dovesse ritornar più mair?
Butterfly immobile, come colpita a morte, china la testa e risponde con sommessione infantile, quasi balbettando:
Due cose potri far:
tornar a divertir la gente, col cantar...
oppur, meglio, morire.

Sharpless è vivamente commosso e passeggia agitatissimo; poi torna verso Butterfly, le prende le due mani e con paterna tenerezza le dice:

SHARPLESS
Di strapparvi assai mi costa dai miraggi ingannatori.
Accogliete la proposta di quel ricco Yamadori.

BUTTERFLY
con voce rotta dal pianto e ritirando le mani
Voi, voi, signor,
mi dite questo! Voi?

SHARPLESS
imbarazzato
Santo Dio, come si fa?

BUTTERFLY
batte le mani e Suzuki accorre
Qui, Suzuki, presto, presto,
che Sua Grazia se ne va.

SHARPLESS
fa per avviarsi ad uscire
Mi scacciate?

Butterfly, pentita, corre a Sharpless e singhiozzando lo trattiene

BUTTERFLY
Ve ne prego: già l'insistere non vale.
congeda Suzuki, la quale va nel giardino

SHARPLESS
scusandosi
Fui brutale, non lo nego.

BUTTERFLY
dolorosamente, portandosi la mano al cuore
Oh, mi fate tanto male,
tanto male, tanto, tanto!

Butterfly vacilla; Sharpless fa per sorreggerla, ma Butterfly si domina subito

BUTTERFLY
Niente, niente!
Ho creduto morir.
Ma passa presto come passan le nuvole sul mare.
prendendo una risoluzione
Ah! m'ha scordata?

Butterfly corre nella stanza di sinistra.
Butterfly rientra trionfalmente tenendo il suo bambino seduto sulla spalla sinistra e lo mostra a Sharpless gloriandosene.


BUTTERFLY
con entusiasmo
E questo? E questo?
E questo, egli potrà pure scordare?
depone il bambino a terra e lo tiene stretto a sè

SHARPLESS
con emozione
Egli è suo?

BUTTERFLY
indicando mano mano
con dolcezza e con un po' di agitazione

Chi vide mai a bimbo del Giappon occhi azzurrini?
E il labbro? E i ricciolini d'oro schietto?

SHARPLESS
sempre più commosso
È palese, e Pinkerton lo sa?

BUTTERFLY
No. No.
con passione
È nato quand'egli stava
in quel suo gran paese.
Ma voi
accarezzando il bimbo
gli scriverete
che l'aspetta un figlio senza pari!
E mi saprete dir s'ei non s'affretta
per le terre e pei mari!
mettendo il bimbo a sedere sul cuscino e inginocchiandosi vicino a lui
bacia teneramente il bambino

Sai cos'ebbe cuore di pensare
indicando Sharpless
quel signore?
pigliando il bimbo in braccio
Che tua madre dovrà prenderti in braccio
ed alla pioggia e al vento andar per la città
a guadagnarsi il pane e il vestimento.
Ed alle impietosite genti
la man tremante stenderà
gridando: Udite, udite
la triste mia canzon.
A un infelice madre la carità,
muovetevi a pietà...
si alza, mentre il bimbo rimane seduto sul cuscino giocando con una bambola
E Butterfly, orribile destino, danzerà per te,
E come fece già
rialza il bimbo e colle mani levate lo fa implorare
La Chesha canterà!
E la canzon giuliva e lieta in un sighizzo finirà!
Ah! no, no! questo mai!
buttandosi a' ginocchi davanti a Sharpless
questo mestier che al disonore porta!
Morta! morta! Mai più danzar!
Piuttosto la mia vita vo' troncar!
Ah! Morta!
cade a terra vicino al bimbo che abbraccia strettamente ed accarezza con moto convulsivo

SHARPLESS
non può trattenere le lagrime
Quanta pietà!
vincendo la propria emozione
Io scendo al piano. Mi perdonate?
Butterfly con atto gentile dà la mano a Sharpless che la stringe nelle sue con effusione.

BUTTERFLY
volgendosi al bimbo prende una mano e la mette in quella di Sharpless
A te, dàgli la mano.

SHARPLESS
I bei capelli biondi!
lo bacia
Caro, come ti chiamano?

BUTTERFLY
al bimbo, con grazia infantile
Rispondi: Oggi il mio nome è Dolore.
Però dite al babbo, scrivendogli,
che il giorno del suo ritorno,
alzandosi
Gioia, Gioia mi chiamerò!

SHARPLESS
Tuo padre lo saprà, te lo prometto...
fa un saluto a Butterfly ed esce rapidamente dalla porta di destra

SUZUKI
di fuori, gridando
Vespa! Rospa maledetto!
entra trascinando con violenza Goro che tenta inutilmente di sfuggirle.
Grido acuto di Goro.


BUTTERFLY
a Suzuki
Che fu?

SUZUKI
Ci ronza intorno il vampiro!
e ogni giorno ai quattro venti spargendo va
che niuno sa chi padre al bimbo sia!
lascia Goro

GORO
protestando, con voce di paura
Dicevo... solo...
che là in America
avvicinandosi al bambino e indicndolo
quando un figliolo è nato maledetto
Butterfly istintivamente si mette innanzi al bambino, come per difenderlo.
trarrà sempre reietto la vita fra le genti!
grido selvaggio di Butterfly
corre presso al reliquario e prende il coltello che sta appeso


BUTTERFLY
con voce selvaggia
Ah! tu menti! menti! menti!
Ah! menti!
afferra Goro, che cade a terra, e minaccia d'ucciderlo. Goro emette grida fortissime, disperate, polungate.

BUTTERFLY
Dillo ancora e t'uccido!

SUZUKI
No!
intromettendosi: poi, spaventat a tale scena, prende il bimbo e lo porta nella stanza a sinistra

BUTTERFLY
lo respinge col piede
Va via!

Goro fugge. Butterfly rimane immobile come impietrita.
Butterfly si scuote a poco a poco e va a riporre il coltello.


BUTTERFLY
volgendo commossa il pensiero al suo bambino
Vedrai, piccolo amor,
mia pena e mio conforto,
mio piccolo amor...
Ah! vedrai che il tuo vendicator
esaltandosi
ci porterà lontano, lontan, nella sua terra,
lontan ci porterà

Colpo di cannone sulla scena.

SUZUKI
Il cannone del porto!

Butterfly e Suzuki corrono verso il terrazzo.

SUZUKI
Una nave da guerra...

BUTTERFLY
Bianca, bianca...
il vessillo Americano delle stelle...
Or governa per ancorare.
prende sul tavolino un cannocchiale e corre sul terrazzo ad osservare
tutta tremante per l'emozione, appunta il cannocchiale verso il porto e dice a Suzuki:

Reggimi la mano ch'io ne discerna il nome,
Il nome, il nome.
Eccolo: Abramo Lincoln!
dà il cannocchiale a Suzuki e rientra nella stanza in preda a una grande esaltazione
Tutti han mentito! tutti, tutti!
sol io lo sapevo, sol io che l'amo.
a Suzuki
Vedi lo scimunito tuo dubbio?
È giunto! è giunto!
è giunto! proprio nel punto
che ognun diceva: piangi e dispera...
Trionfa il mio amor! il mio amor;
la mia fe' trionfa intera:
ei torna e m'ama!
giubilante, corre sul terrazzo
a Suzuki che l'ha seguita sul terrazzo

Scuoti quella fronda di ciliegio
e m'innonda di fior.
Io vo' tuffar nella pioggia odorosa
l'arsa fronte.
singhiozzando per tenerezza

SUZUKI
calmandola
Signora, quetatevi... quel pianto...

BUTTERFLY
ritorna con Suzuki nella stanza
No, rido, rido!
Quanto lo dovermo aspettar?
Che pensi? Un'ora!

SUZUKI
Di più!

BUTTERFLY
Due ore forse.
aggirandosi per la stanza
Tutto, tutto sia pien di fior,
come la notte è di faville.
accenna a Suzuki di andare nel giardino
Va pei fior.

Suzuki si avvia; giunta sul terrazzo si rivolge a Butterfly.

SUZUKI
dal terrazzo
Tutti i fior?

BUTTERFLY
a Suzuki gaiamente
Tutti i fior, tutti, tutti.
Pesco, viola, gelsomin,
quanto di cespo, o d'erba, o d'albero fiorì.

SUZUKI
nel giardino ai piedi del terrazzo
Uno squallor d'inverno sarà tutto il giardin!
coglie fiori nel giardino

BUTTERFLY
Tutta la primavera voglio che olezzi qui.

SUZUKI
dal giardino
Uno squallor d'inverno sarà tutto il giardin.
appare ai piedi del terrazzo con un fascio di fiori che sporge a Butterfly
A voi signora.

BUTTERFLY
prendendo i fiori dalle mani di Suzuki
Cogline ancora.
Butterfly dispone i fiori nei vasi, mentre Suzuki scende ancora nel giardino.

SUZUKI
dal giardino
Soventi a questa siepe veniste a riguardare
lungi, piangendo nella deserta immensità.

BUTTERFLY
Giunse l'atterso, nulla più chiedo al mare;
diedi pianto alla zolla, essa i suosi fior mi dà.

SUZUKI
appare nuovamente sul terrazzo colle mani piene di fiori
Spoglio è l'orto.

BUTTERFLY
Spoglio è l'orto?
Vien, m'aiuta.

SUZUKI
Rose al varco della soglia.
Butterfly e Suzuki spargono fiori ovunque

BUTTERFLY
Tutta la primavera

SUZUKI
Tutta la primavera

BUTTERFLY
voglio che olezzi qui.

SUZUKI
voglio che olezzi qui.

BUTTERFLY
Seminiamo intorno april,

SUZUKI
Seminiamo intorno april.

BUTTERFLY
seminiamo intorno april!

SUZUKI
Tutta la primavera, tutta, tutta.

BUTTERFLY
gettando fiori
Tutta la primavera
voglio che olezzi qui...

SUZUKI
Gigli? viole?

BUTTERFLY
intorno, intorno spandi.

SUZUKI
Seminiamo intorno april.

BUTTERFLY
Seminiamo intorno april.
Il suo sedil s'inghirlandi,
di convolvi s'inghirlandi;
gigli e viole intorno spandi,
seminiamo intorno april!

SUZUKI
Gigli, rose spandi,
tutta la primavera,
spandi gigli, viole,
seminiamo intorno april!

BUTTERFLY e SUZUKI
gettando fiori mentre colla persona seguono il ritmo con un blando ondeggiare di danza
Gettiamo a mani piene
mammole e tuberose,
corolle di verbene,
petali d'ogni fior!
Corolle di verbene,
petali d'ogni fior!

Suzuki dispone due lampade vicino alla toeletta dove si accoscia Butterfly.

BUTTERFLY
a Suzuki
Or vienmi ad adornar.
No! pria portami il bimbo.

Suzuki va nella stanza a sinistra e porta il bambino che fa sedere vicino a Butterfly, mentre questa si guarda in un piccolo specchio a mano e dice tristamente:

BUTTERFLY
non son più quella!
Troppi sospiri la bocca mandò,
e l'occhio riguardò
nel lontan troppo fiso.
a Suzuki
Dammi sul viso un tocco di carmino
prende un pennello e mette del rosso sulle guanciee del suo bimbo
ed anche a te, piccino,
perché la veglia non ti faccia
vôte per pallore le gote.

SUZUKI
invitandola a stare tranquilla
Non vi movete, che v'ho a ravviare i capelli.

BUTTERFLY
sorridendo a questo pensiero
Che ne diranno!
E lo zio Bonzo?
con una punta di stizza
già del mio danno tutti contenti!
sorridente
E Yamadori coi suoi languori!
Beffati, scornati, beffati,
spennati gli ingrati!

SUZUKI
ha terminato la toeletta
È fatto.

BUTTERFLY
a Suzuki
L'obi che vestii da sposa.
Quà' ch'io lo vesta.

Mentre Butterfly indossa la veste, Suzuki mette l'altra al bambino, avvolgendolo quasi tutto nelle pieghe ampie e leggere.

BUTTERFLY
Vo' che mi veda indosso il vel del primo dì!
a Suzuki, che ha finito d'abbigliare il bambino
E un papvero rosso nei capelli.
Suzuki punta il fiore nei capelli di Butterfly, che se ne compiace.
Così.

È sera.

BUTTERFLY
con grazia infantile fa cenno a Suzuki di chiudere lo shosi.
Nello shosi or farem tre forellini per riguardar,
e starem zitti come topolini ad aspettar...

Scende sempre più la notte. Suzuki chiude lo shosi nel fondo. Butterfly conduce il bambino presso lo shosi...
... fa tre fori nello shosi: uno alto per sè, uno più basso per Suzuki ed il terzo ancor più basso pel bimbo, che fa sedere su di un cuscino, accennandogli di guardare attento fuori del foro preparatogli. Suzuki dopo aver portato le due lampade vinico alle shosi, si accoscia e spia essa pure all'esterno. Butterfly si pone innanzi al foro più alto e spiando da esso rimane immbile, rigida come una statua; il bimbo, che sta fra la madre e Suzuki, guarda fuori curiosamente.

È notte; i raggi lunari illumniano dall'esterno lo shosi.
Il bimbo si addormenta, rovesciandosi all'indietro, disteso sul cuscino e Suzuki si addormenta pure, rimandendo accosciata: solo Butterfly rimane sempre ritta ed immobile.


Atto TERZO

Butterfly, sempre immobile, spia al di fuori; il bimbo, rovesciato sul cuscino, dorme e dorme pure Suzuki, ripiegata sulla persona.

MARINAI
della baia, lontanissimi
Oh eh! oh eh! oh eh!
oh eh! oh eh! oh eh!
oh eh! oh eh! oh eh!
oh eh! oh eh! oh eh!
oh eh! oh eh! oh eh!

Rumori di catene, di áncore e di manovre marinaresche. 
Fischi d'uccelli dal giardino. 
Comincia l'alba..
L'alba sorge rosea.
Spunta l'aurora.
Al di fuori risplende il sole.

SUZUKI
svegliandosi di soprassalto
Gia il sole!
si alza, va verso Butterfly e le batte sulla spalla
Cio-cio-san...

BUTTERFLY
si scuote e fidente dice:
Verrà, verrà, vedrai.
vede il bimbo addormentato e lo prende sulle braccia, avviandosi verso la stanza a sinistra

SUZUKI
Salite a riposare, affranta siete
al suo venire... vi chiamerò.

BUTTERFLY
salendo la scaletta
Dormi amor mio, dormi sul mio cor.
Tu se con Dio ed io col mio dolor...
A te irai degli astri d'or.
Bimbo mio dormi!
entra nella camera a sinistra

SUZUKI
mestamente, crollando la testa
Povera Butterfly!

BUTTERFLY
voce un po' lontana
Dormi amor mio, dormi sul mio cor.
voce più lontana
Tu sei con Dio ed io col mio dolor.

SUZUKI
Povera Butterfly!

Si batte lievemente all'uscio d'ingresso.

SUZUKI
Chi sia?

Si batte più forte. Suzuki va ad aprire lo shosi nel fondo.

SUZUKI
grida, per la grande sorpresa
Oh!

SHARPLESS
sul limitare dell'ingresso fa cenni a Suzuki di silenzio
Stz!

PINKERTON
raccomanda a Suzuki di tacere
Zitta! zitta!

SHARPLESS
Zitta! zitta!
Pinkerton e Sharpless entrano cautamente in punta di piedi.

PINKERTON
premuorsamente a Suzuki
Non la destar.

SUZUKI
Era stanca sì tanto!
Vi stette ad aspettare tutta la notte col bimbo.

PINKERTON
Come sapea?

SUZUKI
Non giunge da tre anni una nave nel porto,
che da lunge Butterfly
non ne scruti il color, la bandiera.

SHARPLESS
a Pinkerton
Ve lo dissi?

SUZUKI
per andare
La chiamo...

PINKERTON
fermando Suzuki
No: non ancor.

SUZUKI
indicando la stanza fiorita
Lo vedete,
ier sera, la stanza volle spargerdi fiori.

SHARPLESS
commosso, a Pinkerton
Ve lo dissi?

PINKERTON
turbato
Che pena!

Suzuki sente rumore nel giardino, va a guardare fuori ed esclama con meraviglia:

SUZUKI
Chi c'è là fuori nel giardino?
Una donna!

PINKERTON
va da Suzuki e la riconduce sul davanti, raccomandandole di parlare sottovoce
Zitta!

SUZUKI
agitata
Chi è? chi è?

SHARPLESS
Meglio dirle ogni cosa...

SUZUKI
sgomenta
Chi è? chi è?

PINKERTON
imbarazzato
È venuta con me.

SUZUKI
Chi è? chi è?

SHARPLESS
con forza repressa ma deliberatamente
È sua moglie!

SUZUKI
sbalordita, alza le braccia al cielo, poi si precipita in ginocchio colla faccia a terra
Anime sante degli avi!
Alla piccina s'è spento il sol,
s'è spento il sol!...

SHARPLESS
calma Suzuki e la solleva da terra
Scegliemmo quest'ora mattutina
per ritrovarti sola, Suzuki,
e alla gran prova un aiuto, un sostegno
cercar con te.

SUZUKI
desolata
Che giova? Che giova?

SHARPLESS
prende a parte Suzuki e cerca colla persuasione di averne il consenso, mentre Pinkerton, sempre più agitato, si aggira per la stanza ed osserva
Io so che alle sue pene
non ci sono conforti!
Ma del bimbo conviene
assicurar le sorti!
La pietosa
che entrar non osa
materna cura del bimbo avrà.

PINKERTON
Oh, l'amara fragranza di questi fior,
velenosa al cor mi va.
Immutata è la stanza
dei nostri amor.

SUZUKI
O, me trista! E volete
ch'io chieda ad una madre...

SHARPLESS
Suvvia, parla,
suvvia, parla con quella pia
e conducila qui
s'anche la veda Butterfly, non importa.
Anzi, meglio se accorta del vero
si facesse alla sua vista.
Suvvia, parla con quella pia,
suvvia, conducila qui,
conducila qui...

SUZUKI
E volete ch'io chieda ad una madre
Oh! me trista! Oh! me trista!
Anime sante degli avi!
Alla piccina s'è spento il sol!
Oh! me trista!
Anime sante degli avi!
Alla piccina s'è spento il sol!
spinta da Sharpless va nel giardino a raggiungere Mistress Pinkerton

PINKERTON
va verso il simulacro di Budda
Ma un gel di morte vi sta.
vede il proprio ritratoo
Il mio ritratto
Tre anni son passati,
tre anni son passati,
tre anni son passati
e noveratin' ha i giorni e l'ore,
i giorni e l'ore!

SHARPLESS
conducendo via Suzuki
Vien, Suzuki, vien!

PINKERTON
vinto dall'emozione e non potendo trattenere il pianto si avvicina a Sharpless e gli dice risolutamente:
Non posso rimaner,

SUZUKI
andandosene
Oh! me trista!

PINKERTON
Sharpless, v'aspetto per via.

SHARPLESS
Non ve l'avevo detto?

PINKERTON
Datele voi qualche soccorso:
mi struggo dal rimorso,
mi struggo dal rimorso.

SHARPLESS
Vel dissi? vi ricorda?
quando la man vi diede:
"badate! Ella ci crede"
e fui profeta allor!
Sorda ai consigli,
sorda ai dubbi, vilipesa
nell'ostinata attesa
raccolse il cor.

PINKERTON
Sì, tutto in un istante
io vedo il fallo mio
e sento che di questo tormento
tregua mai non avrò,
mai non avrò! no!

SHARPLESS
Andate: il triste vero da sola apprenderà.

PINKERTON
dolcemente con rimpianto
Addio fiorito asil,
di letizia e d'amor.
Sempre il mite suo sembiante
con strazio atroce vedrò.

SHARPLESS
Ma or quel sincero pressago è già.

PINKERTON
Addio, fiorito asil,

SHARPLESS
Vel dissi, vi ricorda?
e fui profeta allor.

PINKERTON
non reggo al tuo squallor,
ah, non reggo al tuo squallor.
Fuggo, fuggo: son vil!
Addio, non reggo al tuo squallor,
ah! son vil, ah! son vil!

SHARPLESS
Andate, il triste vero apprenderà.

Pinkerton strette le mani al Console, esce rapidamente dal fondo: Sharpless crolla tristamente il capo.
Suzuki viene dal giardino seguita da Kate che si ferma ai piedi del terrazzo.


KATE
con dolcezza a Suzuki
Glielo dirai?

SUZUKI
risponde a testa bassa, senza scomporsi dalla sua rigidezza
Prometto.

KATE
E le darai consiglio d'affidarmi?

SUZUKI
Prometto.

KATE
Lo terrò come un figlio.

SUZUKI
Vi credo. Ma bisogna ch'io le sia sola accanto.
Nella grande ora... sola!
Piangerà tanto tanto!
piangerà tanto!

BUTTERFLY
voce lontana dalla camera a sinistra, chiamando
Suzuki!
più vicina
Suzuki!
Dove sei? Suzuki!
appare alla porta socchiusa; Kate per non essere vista si allontana nel giardino

SUZUKI
Son qui... pregavo
e rimettevo a posto. No...
si precipita per impedire a Butterfly di entrare
no, no, no, no, non scendete...
Butterfly entra precipitosa, svincolandosi da Suzuki che cerca invano di tratteneria.

SUZUKI
gridando
no, no, no.

BUTTERFLY
aggirandosi per la stanza con grande agitazione, ma giubilante
È qui, è qui... dov'è nascosto?
è qui, è qui...
scorgendo Sharpless
Ecco il Console.
sgomenta, cercando Pinkerton
e dove? dove?
dopo aver guardato da per tutto, in ogni angolo, nella piccola alcova e dietro il paravento, sgomenta si guarda attorno
Non c'è!

Vede Kate nel giardino e guarda fissamente Sharpless.

BUTTERFLY
a Sharpless
Quella donna?
Che vuol da me?
Niuno parla...

Suzuki piange silenziosamente.

BUTTERFLY
sorpresa
Perché piangete?

Sharpless si avvicina a Butterfly per parlarle; questa teme di capire e si fa piccina come una bimba paurosa.

BUTTERFLY
No: non ditemi nulla, nulla...
forse potrei cader morta sull'attimo...
con bontà affettuosa ed infantile a Suzuki
Tu, Suzuki, che sei tanto buona, non piangere!
e mi vuoi tanto bene,
un Si, un No, di' piano: Vive?

SUZUKI
Sì.
come se avesse ricevuto un colpo mortale: irrigidita

BUTTERFLY
Ma non viene più.
Te l'han detto!

Suzuki tace

BUTTERFLY
irritata al silenzio di Suzuki
Vespa! Voglio che tu risponda.

SUZUKI
Mai più.

BUTTERFLY
con freddezza
Ma è giunto ieri?
che ha capito, guarda Kate, quasi affascinata
Ah! quella donna
mi fa tanta paura! tanta paura!

SHARPLESS
È la causa innocente d'ogni vostra sciagura.
Perdonatele.

BUTTERFLY
comprendendo, grida:
Ah! è sua moglie!
con voce calma
Tutto è morto per me!
tutto è finito! Ah!

SHARPLESS
Coraggio.

BUTTERFLY
Voglion prendermi tutto!
disperata
il figlio mio!

SHARPLESS
Fatelo pel suo bene il sacrifizio...

BUTTERFLY
disperata
Ah! triste madre! triste madre!
Abbandonar mio figlio!
rimane immobile 
calma
E sia!
A lui devo obbedir!

KATE
che si è avvicinata timidamente al terrazzo, senza entrare nella stanza
Potete perdonarmi, Butterfly?

BUTTERFLY
Sotto il gran ponte del cielo
non v'è donna di voi più felice.
Siatelo sempre; non v'attristatate per me.

KATE
a Sharpless, che le si è avvicinato
Povera piccina!

SHARPLESS
assai commosso
È un immensa pietà!

KATE
E il figlio lo darà?

BUTTERFLY
che ha udito, dice con solennità e spiccando le parole:
Alui lo potrò dare
se lo verrà a cercare.
con intenzione, ma con grande semplicità
Fra mezz'ora salite la collina.

Suzuki accompagna Kate e Sharpless che scono dal fondo. Butterfly cade a terra, piangendo; Suzuki s'affretta a soccorrerla.

SUZUKI
mettendo una mano sul cuore di Butterfly
Come una mosca prigioniera
l'ali batte il piccolo cuor!

Butterfly si rinfranca poco a poco: vedendo che è giorno fatto, si scioglie da Suzuki, e le dice:

BUTTERFLY
Troppa luce è difuor,
e troppa primavera.
Chiudi.

Suzuki va a chiudere lo shosi, in modo che la camera rimane quasi in completa oscurità.
Suzuki ritorna verso Butterfly.


BUTTERFLY
Il bimbo ove sia?

SUZUKI
Giuoca... Lo chiamo?

BUTTERFLY
con angoscia
Lascialo giuocar, lascialo giuocar.
Va a fargli compagnia.

SUZUKI
piangendo
Resto con voi.

BUTTERFLY
risolutamente, battendo forte le mani
Va, va. Te lo comando.
Fa alzare Suuki, che piange disperatamente, e la spinge fuori dell'uscio di sinistra.
Butterfly si inginocchia davanti all'immagine di Budda.
Butterfly rimane immobile, assorta in doloroso pensioro, ancora si odono i singhiozzi di Suzuki, i quali vanno a poco a poco affievolendosi.

Butterfly ha un moto di spasimo.
Butterfly va allo stipo e ne leva il velo bianco, che getta attraverso il paravento, poi prende il coltello, che chiuso in un astuccio di lacca, sta appeso alla parete presso il simulacro di Budda.
Ne bacia religiosamente la lama, tenendola colle mani per la punta e per l'impugnatura.

BUTTERFLY
legge a voce bassa le parole che vi sono incise
"Con onor muore chi non può serbar vita con onore."
si punta il coltello lateralmente alla gola.

S'apre la porta di sinistra e vedesi il braccio di Suzuki che spinge il bambino verso la madre: questi entra correndo colle manine alzate: Butterfly lascia cadere il coltello, si precipita verso il bambino, lo abbraccia e lo bacia quasi a soffocarlo.


BUTTERFLY
Tu? tu? tu? tu? tu? tu? tu?
con grande sentimento, affannosamente agitata
piccolo Iddio! Amore, amore mio,
fior di giglio e di rosa.
prendendo la testa del bimbo, accostandola a sè
Non saperlo mai per te,
pei tuoi puri occhi,
con voce di pianto
muor Butterfly...
perché tu possa andar
di là dal mare
senza che ti rimorda
ai di maturi, il materno abbandono.
con esaltazione
O a me, sceso dal trono
dell'alto Paradiso,
guarda ben fiso, fiso di tua madre la faccia!
che ten resti una traccia, guarda ben!
Amore, addio! addio! piccolo amor!
con voce fioca
Va, gioca, gioca!

Butterfly prende il bambino, lo posa su di una stuoia col viso voltato verso sinistra, gli dà nelle mani la banderuola americana ed una puppattola e lo invita a trastullarsene, mentre delicatamente gli benda gli occhi. Poi afferra il coltello e, collo sguardo sempre fisso sul bambino, va dietro il paravento.
Qui si ode cadere a terra il coltello, e il gran velo bianco scompare dietro al paravento.
Si vede Butterfly sporgersi fuori dal paravento, e brancolando muovere verso il bambino -- il gran velo bianco le circonda il collo: con un debole sorriso saluta colla mano il bambino e si trascina presso di lui, avendo ancora forza di abbracciarlo, poi gli cade vicino.


PINKERTON
interno
Butterfly! Butterfly! Butterfly!

La porta di destra è violentemente aperta. Pinkerton e Sharpless si precipitano nella stanza, accorrendo presso Butterfly che con debole gesto indica il bambino e muore. Pinkerton si inginocchia, mentre Sharpless prende il bimbo e lo bacia singhiozzando.